LA PALLAVOLO NEL CUORE
Conegliano esulta per la tre-giorni con la nazionale femminile
| Andrea Armellin |
Conegliano - Da gialloblu ad azzurro. Così Conegliano ha cambiato colore per questa tre giorni di pallavolo.
Le azzurre di Barbolini hanno disputato alla Zoppas Arena il torneo di qualificazione ai mondiali giapponesi del 2010. Già alla fine della seconda giornata hanno staccato il biglietto per Tokyo. Ma è stato il fenomeno pallavolo in sé a essere importante per la città che ancora una volta si è contraddistinta per un tifo e un'affluenza da prima della classe. La città del Cima si conferma dunque particolarmente affezionata al movimento pallavolistico, dopo la stagione al vertice disputata dalle ragazze della Spes Volley.
Incessante nei tre giorni il tifo della curva dei “Non plus ultras” coneglianesi. “Barbolini chiama, Conegliano risponde” recitava uno degli striscioni esposti nel palazzetto che nei tre giorni di partite ha ospitato oltre 8.000 spettatori. “In azzurro o gialloblu Cisky il nostro orgoglio sei tu”, questo il messaggio d'amore per Francesca Marcon, coneglianese e da sempre giocatrice della squadra di casa, recentemente convocata in nazionale. Vincitrice della medaglia d’oro ai giochi del Mediterraneo, non è però entrata nella rosa per questo torneo di qualificazione, con rammarico dei coneglianesi. Giocare in nazionale nell'arena di casa sarebbe stato il massimo. I suoi tifosi non l'hanno dimenticata, ma hanno riversato un po' del loro affetto per Jenny Barazza, centrale di Codogné e per l'altra trevigiana Manuela Secolo.
Venerdì l’Italia ha battuto tre a zero la Bielorussia grazie alle schiacciate di Francesca Piccini (17 punti) e Tai Aguero (15 punti). Sabato sera l’Italvolley si è sbarazzata – con un po’ più di fatica a dire il vero, visti primo e terzo set rosicchiati - della Repubblica Ceca. Domenica sera, mentre nel pomeriggio si è giocata la partita che valeva il secondo posto del girone e quindi il secondo pass per il Giappone (agguantato proprio dalle ceche), non è rimasta che la passerella finale. La sfida con la Bulgaria, tra errori, recuperi e qualche bello scambio, si è conclusa al quinto set. Del resto, come dice sempre il presidente della Spes, Giovanni Lucchetta, fosse per lui le partite dovrebbero finire tutte 3-2. Con vittoria ovviamente della squadra di casa. Questa volta è stato accontentato. S. B.