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24 novembre 2024

Mogliano

Paragone green pass e stella di David: “Un misto di ignoranza e cattivo gusto”

Sugli striscioni e i cartelloni comparsi nelle manifestazioni “no green pass” sono intervenuti Liliana Segre e l’Anpi (anche la sezione Mogliano Veneto), impegnati a conservare una memoria che talvolta sembra vacillare

| Manuel Trevisan |

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| Manuel Trevisan |

MOGLIANO VENETO – Le numerose mobilitazioni “No green pass” delle ultime settimane hanno messo in risalto una volta di più – se ce ne fosse stato ancora bisogno – l’importanza dell’operato dell’Anpi nel custodire la memoria dell’Olocausto. Una memoria che talvolta e per alcuni sembra essere sfocata, per “un misto di ignoranza e cattivo gusto”, come ha elegantemente puntualizzato la sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz e e senatrice a vita Liliana Segre. È questo il caso di alcuni manifestanti che, forniti di striscioni e cartelloni, hanno inneggiato alla libertà di scegliere di non vaccinarsi per non incorrere alle discriminazioni subite dagli ebrei durante la Shoah.

Fermo restando che in un paese democratico la libertà di espressione rimane un diritto inalienabile, esprimere un pensiero privo di fondamento alcuno (in questo caso né scientifico e né storico) dovrebbe far cessare la discussione all’istante. E invece nelle ultime settimane si è assistito a paragoni indicibili (per i più) tra l’obbligo di esibire il green pass e l’obbligo imposto dai nazisti in molti paesi agli ebrei di portare la stella gialla sugli abiti, oppure tra la presunta “dittatura sanitaria” e quella nazista, o ancora – e qui si tocca l’incredibile – tra la quarantena per il Covid-19 e i campi di concentramento di Hitler.


FOTO della piazza di Treviso (di Isabella Loschi)


Paragoni che hanno attirato l’attenzione dell’Associazione Nazionale Ex-Deportati nei campi nazisti che, con un post diventato virale sui social, richiama tutti al raziocinio e alla serietà: “confondere realtà tanto diverse è offesa alla memoria di milioni di uomini, donne e bambini che a causa delle scelte criminali del fascismo e nazismo furono umiliati, torturati, deportati e barbaramente uccisi perché non considerati degni di vivere in nome di una ideologia politica razzista, omofoba, violenta e totalitaria. Abbiate rispetto di quegli uomini e quelle donne che ancora portano sulla propria pelle e nel proprio animo i segni di quelle inenarrabili violenze”.

Post che è stato rilanciato anche dalla pagina facebook Anpi Mogliano Veneto, sezione che recentemente è stata intitolata a Maria Braut. “Titolare la nostra sezione a Maria Braut - ha commentato la presidente Giuliana Marton - è anche un monito per noi impegnati a capire il passato e il presente senza mai tradire i principi costituzionali”.

 

FOTO con stella scattata a Firenze (postata su Facebook da Sara Funaro, Assessora all'Educazione e al Welfare del Comune di Firenze)

 

 


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Manuel Trevisan

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