08 novembre 2024
Categoria: Altro - Tags: Michela Pierallini, vino, pasqua
Michela Pierallini | commenti |
Buona Pasqua, serena Pasqua, tanti auguri per una lieta Pasqua e così via,
come ogni anno, sempre la stessa storia, sempre gli stessi auguri e le solite manfrine.
Pasqua di resurrezione, Pasqua di liberazione,
va bene tutto,
ma non mi direte mica che state aspettando il 31 marzo per resuscitare, vero?
D’altronde benché i Maya avessero predetto la fine del mondo,
ci troviamo ancora qui vivi e vegeti, forse più vegeti che vivi, o mi sbaglio?
C’è di buono che si mangia la colomba e i bambini possono aprire l’uovo,
con la carta sempre più sgargiante,
il cioccolato sempre più fine e il vuoto riempito da una triste sorpresa made in China.
E ci possiamo anche accontentare.
Ma sì, beviamoci su!
“E il vino lo scegliamo vivo, morto o risorto?
”
Vi siete mai posti questa domanda?
Io si, quando mi sono trovata davanti ad un mistero, quello del vino che NON diventa aceto.
Ma che storia è mai questa?
Si sa, lo sappiamo tutti che il vino quando prende aria diventa aceto, è semplice e lineare, ci sono i batteri acetici che ci si tuffano di gusto!
Non è detto.
Oggi che non abbiamo nessun tipo di certezza sul nostro presente, e figuriamoci sul nostro futuro,
almeno su una cosa vogliamo garanzie, che il vino che compriamo sia sempre lo stesso.
E così ci troviamo nel bicchiere questo vino ebete, amorfo, inespressivo, che non cambia mai.
“Il cambiamento ci spaventa.
”
Perciò non vogliamo pensare che il vino si fa con l’uva
e che l’uva cresce sulla vite all’aria aperta,
non consideriamo che le piante crescono, si ammalano, producono un po’ di più o un po’ di meno,
che il clima si sta modificando,
le stagioni non sono più nette e c’è pure lo scioglimento dei ghiacciai,
no, facciamo finta di niente.
“Voglio che il mio vino sia sempre uguale.
”
L’unico vino che non cambia mai è quello filtrato fino all’osso, sterilizzato, pastorizzato, cotto, lessato, ucciso, morto.
Per evitare il cambiamento.
Io amo la vita, perciò mi piace il vino che si muove anche se è un vino fermo.
“il vino fermo non è mai fermo
”
E’ l’evoluzione del frutto, la stessa evoluzione della vita.
Il temuto cambiamento che ci inebria di emozioni.
Una bambola gonfiabile non ha le rughe, non ingrassa e non vede i suoi capelli diventare bianchi, ma quante emozioni dà?
Il vino lo voglio vivo, vibrante e emozionante.
Felice Pasqua, serena Pasqua e tanti auguri per una lieta Pasqua!
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