PIADERA ANCORA SENZ'ACQUA POTABILE. PER MOLTO
Marotta: "La regione intervenga"
FREGONA - «Nonostante le difficoltà logistiche ed i costi prospettati, credo che si debba comunque dare una riposta al diritto dei cittadini di avere l'acqua potabile. La spiegazione della Giunta sarà anche corretta dal punto di vista tecnico e procedurale, ma per gli abitanti di Piadera, a Fregona, è l'ennesima fumata nera». Così Gennaro Marotta (in foto), consigliere regionale di Italia dei Valori, commenta la risposta avuta in aula, durante la seduta odierna del Consiglio regionale, alla sua interrogazione dal titolo “A Fregona rubinetti a secco: la Regione garantisca a tutti i suoi cittadini il diritto all’acqua”.
Marotta, nell'interrogazione dello scorso maggio, ricordava che: «L’acquedotto pedemontano non arriva fino a Piadera, e le famiglie coinvolte sono state costrette a rifornirsi con l’autobotte, non potendo pescare dai pozzi in loco per la particolare situazione di sofferenza idrica». «Ormai – ripete oggi Marotta – è assolutamente necessario, visto che la scarsità d’acqua si ripete ciclicamente, far arrivare l’acquedotto anche nella zona di Piadera. Che in una regione ricca d’acqua come il Veneto si lascino quaranta famiglie in balia della siccità e con i rubinetti a secco è un’assurdità anacronistica che deve finire».
In aula l'assessore regionale Conte ha spiegato che a Piadera c’è difficoltà di allacciamento all'acquedotto, e che per la soluzione sono stati disposti degli studi di fattibilità. Sono 33, secondo Conte, le abitazioni di residenza o rurali ed un allevamento, con approvvigionamento con piccole sorgenti ad uso privato. Lo studio redatto dal gestore dice che per fare l'acquedotto ci vuole una condotta in ghisa o acciaio per l'allacciamento, con un intervento da circa 550mila euro, oltre ai non trascurabili oneri per il pompaggio, parte dei quali a carico dei privati.
Conte ha anche detto che il costo unitario per tratta, che di solito va da 3mila a 5mila euro ad utente, nel caso di Piadera sarebbe invece di ben 16.170 euro per ciascun utente, visti i pochi abitanti e le difficoltà logistiche. Il progetto non è ancora inserito nel programma degli interventi, ma l'assemblea dell'Ato esaminerà a breve la richiesta del comune di Fregona di inserirlo nel piano d'ambito.