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18 aprile 2024

PIove sul Veneto indipendente

Categoria: Notizie e politica - Tags: veneto, referendum indipendenza veneto

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Emanuela Da Ros | commenti | (19)

Di solito - a quest'ora - faccio il "cambio di stagione", cioè apro l'armadio, prelevo maglioni e giubbotti pesanti e li stocco in una scatola ad hoc. Negli spazi, negli interstizi e nei cassetti liberati, poi depongo ordinatamente (be'; non proprio ordinatamente) magliette mezza-manica e golfini di cotone leggero

 

Ma oggi no. Oggi ho realizzato che non devo fare il cambio di stagione, ma di regione. O di stato.

Il Veneto, cioè la terraferma con laguna incorporata a cui appartengo, da oggi non è più Italia, ma qualcos'altro. Una repubblica indipendente. E sovrana (come mi piace questa parola! mi ricorda la bistecca...ops! mi dicono che la bistecca è di sorana, non di sovrana: faccio delle figure da pollo pure quando scrivo).

Comunque, due milioni e rotti di persone a quanto pare hanno votato per l'indipendenza del Veneto e nelle piazze una folla esultante ha brindato al nuovo stato.

Tutto si è svolto in maniera pacifica: la gente, da casa, ha preso il pc, l'iphone, il tablet, il tostapane, il forno a microonde, la lavastoviglie e il phon e ha stabilito democrainternettamente che la regione Veneto divorziasse dal resto della penisola a cui sta attaccata (con le sue cuciture idro-orografiche).

 

Io non ho partecipato al voto.

Devo dire la verità: sono stata un po' distratta. Non mi sono collegata al sito-plebiscito.eu nemmeno quando ho caricato la lavatrice e non ho espresso nessun parere. Nemmeno mia mamma Margherita l'ha fatto. Nemmeno mio padre. Nemmeno i miei figli. Nemmeno gli amici più intimi. Nemmeno i vicini di casa e nemmeno il coniglio James. Nessuno di quelli a cui ho parlato di Questa Grande Operazione ha detto di aver voltato per l'indipendenza del Veneto e questo un po' mi turba. Mi fa capire che Tutti Quelli Che Conosco sono indipendisticamente emarginati. Non hanno dato un contributo che sia uno alla nuova repubblica.

Forse perché ha piovuto.

Ieri e oggi sul Veneto indipendente (a proposito: forse è è un po' troppo pendente: qualcuno dovrebbe raddrizzarlo) ha piovuto.

Ha piovuto sul radicchio precoce e su quello tardivo. Sulla radicea e sulla zimoa. Sullo zerbino di Veronica (il cane Macchia si diverte a spostarlo dall'ingresso) e sul tettuccio della Citroen della mia amica Olga.

Da 24 ore sul Veneto indipendente piove.

Piovono pure polemiche (i soiti scalzacan) sulla decisione, presa armonicamente e senza spargimenti di zucchero a velo, di essere non più una regone, ma uno stato.

 

Non c'è da farci caso. L'importante è che la mia nuova carta d'identità sia rosa confetto, che la mia foto sia uguale alla foto di Angelina Jolie e che la mia età dichiarata sui nuovi indipendissimi documenti non superi i 30.

Per il resto, mi va tutto bene. Che il Consiglio dei 10 sia di 15, che la Repubblica sia trendissima anziché serenissima, che il Doge sia vestito Armani, per me non fa differenza.

L'importante è che quando vado a Caneva, cioè in Friuli, non mi si dica che sono un'extracomunitaria, perché certe etichette mal si adattano al mio impermeabile.

Perché piove, governissimo! Piove.



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Caro Direttore,
la leadership veneta era composta da aristocratici guerrieri devoti solo e soltanto allo stato e pronti a tutto per servirlo.
I veneti di oggi, meno aristocratici, meno guerrieri e sono più devoti ai propri traffici che agli eventuali doveri verso la comunità.
Nemmeno io ho votato per questa strana consultazione, né la maggioranza dei miei cari. Ma allora chi sono i 2 milioni e passa di votanti?
Misteri veneti .....
Cordialmente suo
Felix

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io ho votato, e pure mia mamma e il mio papà. E pure mio fratello. E anche alcuni dei miei colleghi di lavoro.
E si chiama autodeterminazione dei popoli.
Il problema è solo uno: che non ce lo lasciano fare. Le sembra poco?
D'altronde questa la chiamano democrazia.
Saluti.

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Quindi se si tira su un sito per l'indipendenza della razza piave si può provare a fare la repubblica del piave? Perché io i vicentini e i veronesi ma pure i bellumatti proprio non li posso vedere, e poi l'irpef dei trevigiani deve stare a treviso, che cavolo ci deve andare a fare su per i monti o giù per vicenza!!!! L'irpef che rimanga dove è generato, gli altri che si sveglino e se non ci riescono saranno anche cavoli loro, selezione naturale si chiama...

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Carissimo,
fierissimo di essere triveneto (mio padre è di Udine), e ultra fiero della nostra repubblica, di cui sono studioso e ammiratore, ma in un mondo globale le piccole realtà, a meno che non siano aiutate dalla geografia e dalla storia (vedasi Svizzera e Austria) non hanno futuro. Siamo già stati merce di scambio nell'800, non è il caso di ripetere gli stessi errori.
Credo che l'errore di fondo risieda nella impossibilità veneziana di aver rappresentato nel 500 lo stato accumulante le volontà di indipendenza nazionale. Troppi erano i nemici interni (Milano, Genova, il Papa) e con Agnadello l'intera Europa si coalizzò nel tentativo di distruggere la Serenissima.
Credo quindi molto alla nostra identità e cultura, ma nell'ambito della nazione italiana.
Ciò impone il dovere e la responsabilità di lottare sempre perchè le nostre volontà e identità siano rispettate e seguite. Ma non riduciamo tutto a problemi di soldi. Ciò è svilire qualcosa di alto e antico che non deve essere perduto.
alla prossima. Suo Felix

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Visto che separarsi é così semplice, io invece penso mi annetterò un tratto di marciapiede. Sarà una cosa indolore e praticamente senza conseguenze, proprio come dividersi. L'autodeterminazione non vuol dire in pratica che io decido che questa terra é la mia terra? Per fortuna papà é morto. Lui, per motivi oscuri, fece addirittura la guerra, sul Grappa e sul Piave, ed anche a Caporetto. Che però adesso é Kobarid, a proposito di autodeterminazione. E così domani mattina annetto. Basta che paghi l'IMU, che non sporchi e che non batta moneta penso che al comune non dia neanche fastidio. Ed un giorno, proprio su quel marciapiede, piazzerò un piccolo monumento alla miopìa. Fatto a forma di buccia di banana. E vedremo quanti riusciranno a non scivolarci sopra!

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Questa NON si chiama democrazia, ne è semplicemente la parodia. Ha scarso valore persino come sondaggio visto che il campione degli "intervistati" differisce dai requisiti della statistica.
Premesse: a) rispetto chi lotta per le proprie idee politiche in modo aperto e pacifico b) l’Italia va male e se non si ammoderna finirà nei guai seri c)sono orgoglioso di essere veneto e della storia veneta, compreso il ns. contributo all' incompiuto sogno risorgimental-unitario d) è una esagerazione sostenere che gli abitanti del Veneto siano "un popolo" geneticamente diverso e che siano "oppressi" – oppressi sono, per es. i profughi siriani o le minoranze della Crimea (ucraini e tatari) appena invasa da Putin.
1) Un referendum è ammissibile se non confligge con la Costituzione vigente e l'art 5 sancisce l'indivisibilità della Nazione. La Costituzione si può cambiare secondo le procedure stabilite. La Lega è stata tanti anni al governo, a Roma , ma non l’ha cambiata. 2) I referendum non si fanno per telefono ma col voto segreto e con la matita copiativa. La “democrazia digitale” (e questo vale anche per altri politici fanatici del web) è una cosa MOSTRUOSA e porterebbe solo disgrazie.
PS: mi piace semprepiù questa Graziosissima Direttora d’assalto…anche se percepisco che la puledra ancora non ha scatenato tutto il suo fremente potenziale…

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Acuta osservazione della Direttrice, bisogna notare che nostro signore non fa mancare abbondante acqua appena scorge che quaggiù rivendichiamo indipendenza e sovranità , vedi cosa successe in sardegna appena dopo esser divenuta zona franca! è il suo modo di felicitarsi con noi ..

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Caro Bepo Gobo , molte sono le cose che non vanno in Italia ma la secessione, come pure l'antieuropeismo, l'anti euro, l'anti Nato e l'anti tutto sono la cura sbagliata ad una malattia reale. Tenga presente che mentre costruire realtà positive in politica è molto lungo e difficile il distruggerle è molto ma molto facile e rapido. Tenga pure presente che al peggio non c'è limite come l'Europa può testimoniare con due millenni di spaventosa macelleria fratricida.
La rinascita dei nazionalismi piccoli o medi riapre la strada verso il baratro.

Ribadisco che le votazioni, in democrazia, si fanno con voto segreto e con la matita copiativa, rispettando le leggi elettorali vigenti. Se le leggi non piacciono si cambiano in parlamento, non nelle piazze.
Spero che voi secessionisti vi presentiate alle prossime elezioni comunali.
La Lega, che ha governato a Roma ed in modo plebiscitario in certe regioni, non è riuscita a migliorare in nulla la Nazione. Potranno farlo i secessionisti?

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La Lega, che ha governato a Roma ed in modo plebiscitario in certe regioni, non è riuscita a migliorare in nulla la Nazione. Potranno farlo i secessionisti?
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Certo, basta passare attraverso ad una guerra civile.
Ma è ancora troppo presto, qui di gente che sta ancora bene ne esiste ancora troppa.
Imprenditori compresi, che hanno tutto da perdere da una rivolta di massa non pacifica che parte dal basso.
Probabilmente è questione di tempo, se l'economia mondiale riparte e l'italia riesce ad attaccarsi in qualche modo, tutto si risolverà, altrimenti qualche serio dubbio mi viene.

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E' vero. Le ultime 3 generazioni di europei occidentalei non hanno provato, escluso il terribile focoalio iugoslavo),la bestialità della guerra e, avendola solo "assaggiata" al cinema (tra una sbocconata di pop corn e un flatus di cocacola), nemmeno riescono ad immaginare cosa sia.
Ma non scherzi sulle cose serie, Anonymous.
Se una guerra civile è l'unica possibilità per cambiare le cose, meglio che tutti resti com'è .

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Ma io non sto scherzando per nulla.
Ci conviene sperare nella ripresa economica a livello mondiale, tutto qui.
La massa quando si incendia non è controllabile, per definizione.

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Caro Bepogobo, lasci perdere l'elenco delle schifezze, Che, per quante ne tiriamo fuori saran sempre meno di quelle, OSCENE, che non conosciamo neppure e che ci hanno portato a un debito pubblico di 2100 Mld E. Purtroppo il dopoguerra ha dimostrato che l'Italia NON è in grado di produrre una classe politica all' altezza, siano DC, PCI, Craxiani, leghisti, berlusconiani o... grillini. Ma non possiamo uscirne facendo passi indietro; tornando ai ducati prerisorgimentali o peggio scappando dalla nostra stessa terra. Dobbiamo fare passi in avanti, nuovi, rivoluzionari. L'unica speranza sono gli Stati Uniti d'Europa. Per questo dobbiamo lottare. Una Federazione non più basata solo sulla moneta ma su solida unità politica, fiscale, bancaria, unico welfare, unico esercito, uncia politica estera.

E soparttutto MAI ma proprio MAI bisogna disprezzare o deridere il voto segreto con la matita copiativa. Quanto sangue è stato versato per poter usare quella matita copiativa!

Corajo, Vecio, lasémoghe qualcossa de bòn ai nostri fioi!

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se i cittadini non vengono informati e non lo capiscono, non c'è speranza!
coraggio, che il prossimo anno, oltre a tutte le tasse che già paghiamo, dovremo sborsare altri mille euro a testa...
... e per vent'anni!

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Leggo con amarezza gli sfoghi che sono nelle caselle sopra questa. Tutto è comprensibile e, quanto detto, in quasi tutti i casi, risponde a verità.
Il dramma che non saprei proporre una soluzione allo sfacelo a cui stiamo assistendo e non basta rimboccarci le maniche. Il debito non si può ridurre solo con il lavoro, servono altre soluzioni.
Etica da parte di chi governa, ma soprattutto una pace sociale che mai è esistita nel nostro Paese. Imprenditori, operai, classe media, lavoratori in genere sono tutti dalla stessa parte. E' necessario puntare a questo, secondo me, ed è un invito che da molte parti viene lanciato (la Chiesa in testa, ma non solo). Non ci può essere etica se esistono ingiustizie. Non ci può essere etica se non esistono leggi applicabili e giuste. Non può esistere etica se non esiste compassione.
La speranza del Dr. Bastanzetti potrebbe essere una soluzione, ma gli europei sono troppo opportunisti per volere tutti le stesse cose. Gli inglesi odieranno sempre francesi e irlandesi, i tedeschi ritorneranno razzisti, gli italiani rimarranno caotici confusionari. E ce n'è per tutti.
Speriamo nelle nuove generazioni, forse loro, a meno che non se ne vadano tutti in Australia, sapranno trovare la strada.
Felix

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Caro Comandante,

chi ci governa non ha etica, lo prova il fatto che esiste il debito truffa.

Negli ultimi trent'anni, noi cittadini tramite le tasse, abbiamo pagato oltre 3.000 miliardi di euro di interesse sul debito pubblico.
Fermo restando che il debito attualmente è di 2.100 miliardi... praticamente è fatto solo di interessi, e quindi?
A lei la considerazione finale!

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Oddio, adesso abbiamo agganciato la monetarista de noantri...

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Il solito pessimismo distruttivo dell’ anonimo Felix, felix solo di nome ! Ma chi l’ avrebbe detto che dopo il tritacarne della grande guerra, dopo i dittatori psicopatici, dopo i forni crematori, dopo il MALE ASSOLUTO l’Europa avrebbe potuto abbattere le frontiere, creare un mercato comune, avere una moneta unica e 70 anni di pace quasi completa? Ci siamo riusciti con l’ottimismo della ragione e sosspinti dalla bestialità di quel che c’era alle nostre spalle (ma il male assoluto può tornare). Nessuno chiede ai singoli stati di rinuciare alla propria diversità: ognuno continuerà a coltiverà la propria “personalità” come fratelli di un’unica famiglia ma avremmo un governo centrale comune che solo può garantire altra pace ed altro benessere. I nazionalismi sono la strada verso il fallimento e il baratro, se lo metta in testa o infelix Felix!

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Ahi ahi ahi…secondo le rilevazioni apparse oggi sui quotidiani (es. Corriere della Sera) di Alexa, Calcustat e Trafficestimate, tre contatori che monitorano il traffico sull’ web, i votanti al referendum telematico indetto da Plebiscito.it non potrebbero essere stati più di CENTOMILA. Altro che due milioni e mezzo di secessionisti!
Vede, Sig. Bepogobo, che ho ragione di fidarmi unicamente di voto segreto e matita copiativa?
PS: che governati mai sarebbero questi che taroccano i dati delle elezioni? La Serenissima era un'altra cosa.

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Non son del suo partito ma mi pare che Renzi abbia puntato tutto quello che poteva puntare, per il cambiamento. E da italiano tifo per la riuscita di questo suo tentativo. Purtroppo, come dice lei e come abbiam visto VERGOGNOSAMENTE anche oggi (tagli province) c'è una classe politica veramente intollerabile nella sua sfacciata protervia e dannosa inutilità.

Io prego che riusciamo a cambiar l'Italia senza violenza

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