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19 novembre 2024

Treviso

TRA I GRILLINI TREVIGIANI VOLANO GIÀ I COLTELLI

Dal Col: "Con Borrelli 3 liste in 18 Comuni e zero eletti"

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

TRA I GRILLINI TREVIGIANI VOLANO GIÀ I COLTELLI

TREVISO – Solamente l'altro ieri David Borrelli, uno dei primi Grillini eletti in un consiglio comunale, per la precisione in quello di palazzo dei Trecento, esultava e aveva la “pelle d'oca” per il boom di consensi (con buona pace del presidente Napolitano) ottenuto dal Movimento 5 Stelle nella tornata elettorale dello scorso fine settimana.

Il sindaco eletto a Sarego (Vicenza) e il ballottaggio raggiunto a Parma, più una carrettata di consiglieri entrati in parecchi municipi, sembrano segnare la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra, tenuta a battesimo da Beppe Grillo. Nemmeno il tempo di appoggiare la bottiglia, però, che per Borrelli scoppiano le prime grane interne.

“E' deplorevole quanto sta accadendo nel Movimento 5 Stelle di Treviso: il gruppo per primo in Italia era riuscito a candidare nel 2008 un consigliere comunale, primo in Veneto con Ponzano al 7% anche nel 2009 – attacca Franco Dal Col, ex candidato sindaco dei Grillini nella terra di Granello e Benetton – e primo in assoluto anche per quanto riguarda gli attivisti espulsi in occasione delle regionali del 2010, quando si evidenziò da parte degli allora ex candidati sindaci di tutte le liste del Veneto l'incoerenza adottata per la scelta forzata nell'investitura dell'Eletto Trevigiano (lo stesso Borrelli, ndr) in barba alla fondante regola: una testa, un voto".

Acqua passata? Nemmeno per sogno. “Oggi assistiamo attoniti a quanto è riuscito a sprecare in termini di risorse umane, energie e potenzialità il Consigliere trevigiano che, sebben tronfio ed orgoglioso dei risultati ottenuti dal Movimento in tutta Italia, dimentica ancora una volta di fare i conti con casa propria – rincara la dose il grillino espulso – infatti in 4 anni di attività da consigliere il gruppo trevigiano è riuscito a mettere in campo quest'anno solo 3 liste su 18 comuni (Breda, Fontanelle e Conegliano) per un totale di zero consiglieri eletti”.

Niente a che vedere con Venezia, né tanto meno con Vinceza. “Ora ci si chiede se e quando finirà questa gestione a "conduzione familiare" del gruppo trevigiano molto poco efficace e che, dati alla mano, continua a far perdere tempo e volontà ai propri attivisti ed al proprio elettorato – conclude Dal Col – e, soprattutto, se l'Eletto continuerà nonostante l'evidenza a cavalcare i palchi di mezza Italia in nome del suo alto status di Primo Consiliere in pectore, in attesa che si liberi prima o poi l'ormai auspicato posto nella Capitale: strano certo che in un Movimento nato per veicolare soprattutto nuove idee, oggi ci si ritrovi in realtà davanti ancora al concetto delle vecchie... careghe". E così la prima polemica “da partito” è servita.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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