Ponte, scoppia la grana dell'ex Cinema
Sfuma il progetto Ater, che presenta il conto al Comune: 750mila euro
PONTE DI PIAVE – La grana serpeggiava dall’ultimo consiglio comunale. L’attuale capogruppo di opposizione Mirco Lorenzon lo aveva detto: «Ora il comune avrà una grossa gatta da pelare, infatti mi risulta che l’Ater chiederà al Comune di Ponte di Piave danni per oltre 750mila euro».
La richiesta di pagare danni per quasi un milione di euro è arrivata a poche settimane dalla tornata amministrativa, fa in municipio.
Anni fa l’amministrazione decise di ristrutturare l’ex cinema Luxor facendone alloggi per persone con difficoltà economiche. Anziani, separati e single avrebbero potuto avere la casa tramite bando: in totale 13 appartamenti a 300 euro al mese.
Il progetto venne approvato, ma dopo due anni tre assessori della giunta, hanno votato contro il progetto. Lo ha detto l’attuale sindaco Zanchetta. Dunque tre assessori su cinque votarono contro il progetto: ora l’Ater chiede 750mila euro di danni. «Chi ha effettuato certe scelte, ora se ne assuma la responsabilità» ha detto Zanchetta.
E in piena campagna elettorale, si moltiplicano le polemiche. Il consigliere di opposizione Paola Roma ieri ha detto: «Era la seduta consiliare dello scorso 29 aprile quando è stato espressamente chiesto al sindaco Roberto Zanchetta un aggiornamento sul fronte della problematica legata all’utilizzo dell’ex-cinema Luxor per alloggi Ater – spiega la candidata Paola Roma - . Ricordo bene la risposta: “No, nessun aggiornamento”».
«La realtà, però, era ben diversa e lo stesso Sindaco la conosceva bene – continua la candidata - . Proprio quello stesso giorno, il 29 aprile, l’Ater gli aveva dato la comunicazione dell’eventuale ammenda di 750mila euro che sarebbe stata comminata nel caso in cui l’Amministrazione comunale non avesse fatto alcun passo avanti sulla vicenda. Appare evidente che il sindaco, dunque, non ha solamente taciuto la verità, ha proprio risposto una cosa diversa».
«Ora ci sarà un rimbalzo di colpe fra le diverse correnti che animano la maggioranza uscente, ma è del tutto chiaro che il Zanchetta si è disinteressato alla questione, anteponendo le logiche della sua sfilacciata compagine al bene di Ponte di Piave e dei suoi abitanti».