A Possagno, la Casa Museo di Antonio Canova ritornerà al suo aspetto originario
L'edificio che diede i natali al celebre scultore sarà oggetto di un importate lavoro di restauro. Vittorio Sgarbi: "L’obiettivo è restituire la casa al primitivo decoro, rispettando il gusto di Canova".
POSSAGNO – Il secondo centenario della morte dello scultore Antonio Canova lascerà in eredeità una Casa-Museo integralmente rinnovata e messa a norma secondo gli standard dei più importanti musei internazionali, oltre ad una sequenza di esposizioni e a un insieme organico di proposte culturali calibrate per tutte le fasce di pubblico.
La casa natale di Canova rappresenta uno dei nuclei di cui il Museo è composto, insieme all’Ala Ottocentesca, l’Ala Scarpa e l’Ala Gemin. L’attuale edificio è il frutto di un processo di accorpamento di più fabbricati, messo in atto già da Canova con i proventi della sua attività artistica. Negli anni successivi alla morte dello scultore, la casa ha assunto la piena funzione museale, ospitando quadri, bozzetti, gessi e marmi, oltre che oggetti personali di proprietà dell’Artista.
Il passare degli anni e la variazione degli allestimenti ha portato a diversi ripensamenti dell’aspetto delle singole stanze, che hanno dato origine ad alcune incongruenze storiche, artistiche e di allestimento. Per sanare queste incongruenze, negli ultimi mesi si è proceduto a un approfondito studio archivistico-documentale relativo all’evoluzione storica dell’edificio ed in seguito a questa fase di approfondimento, è stato elaborato un piano di ritinteggiatura delle superfici dell’edificio e un progetto complessivo di adeguamento impiantistico – impianto elettrico, illuminotecnico, di allarme e antincendio.
Il progetto è stato possibile grazie alla disponibilità del Comune di Possagno e del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Canova. Fondamentale è stata la consulenza della dott.ssa Roberta D’Adda e la vicinanza della ditta Chysos di Borso del Grappa che ha apportato un fondamentale sostegno all’intervento.
Per Vittorio Sgarbi, presidente di Fondazione Canova onlus: “L’obiettivo è restituire la casa al primitivo decoro, rispettando il gusto di Canova, nella casta misura della sua vita, e lasciando che le opere nella Gypsotheca testimonino il sublime dentro di lui”. Aggiunge Moira Mascotto, direttrice Museo Gypsotheca Antonio Canova: “Onoriamo la memoria di Antonio Canova non solo con importanti esposizioni, pubblicazioni e appuntamenti culturali, ma anche con il restauro della parte attualmente più in sofferenza dell’intera struttura, la Casa che gli diede i natali e che rappresenta un’eredità storica e artistica importantissima per il Museo e per tutta la comunità che vi si riconosce”.