I primi profughi sono arrivati dall'Ucraina alla ex scuole elementari di Asolo
Asolo è tra i primi paesi a fornire una struttura pubblica per l'accoglienza
ASOLO - Le ex scuole elementari di Asolo sono pronte ad accogliere i profughi dell'Ucraina: i primi 3 profughi ospitati sono arrivati ieri sera, ma altri ne arriveranno i prossimi giorni. Asolo è tra i primi paesi a fornire una struttura pubblica per l'accoglienza, oltre che a mobilitare le famiglie e attivarsi con la raccolta dei beni di prima necessità. "Un risultato raggiunto grazie al tanto materiale donato e molte ore di lavoro gratutito, dato da associazioni e cittadini" sottolinea il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini. "Un grazie in particolare alle associazioni di categoria, CNA di Asolo e Confartigianato di Asolo e Montebelluna, oltre che a tutti i 4 asili privati del comune che hanno aiutato ad rendere accogliente la scuola".
Le scuole di Asolo capoluogo "Principe di Piemonte" ritrovano una seconda vita e diventano un luogo di accoglienza e una casa dignitosa per le persone che scappano dalla guerra. Il comune di Asolo sta lavorando su più fronti: continua la raccolta di materiale di prima necessità e sanitario e, attraverso i Servizi Sociali, è stato emesso un bando per convolgere le famiglie che abbiano abitazioni da mettere a disposizione per i rifugiati. Entrambe le iniziative sono state apprezzate dalla cittadinanza: giovedì pomeriggio è partito il secondo bilico di aiuti umanitari, mentre sono 25 le famiglie che hanno risposto positivamente alla raccolta di interesse. Mercoledì sera, l'amministrazione le incontrerà per pianificare i prossimi passi.
Ed infine, non poteva non mancare per Asolo, l'adesione all'iniziativa "La cultura unisce il mondo" promossa dal Ministero dei Beni culturali: ttraverso immagini signidicative da tutto lo stivale, l'Italia ricorda che ripudia la guerra ed esprime pina solidarietò all'Ucraina. L'immagine scelta da Asolo, è l'affresco dipinto sulla facciata della Loggia della Ragione "La disfatta di Crasso contro i Parti", eseguito tra il 1588 e il 1589, sotto la reggenza podestarile di Vincenzo Contarini. L'invito è di usare gli hashtag #cultureunitestheworld e #museumsagainstwar,