Il Primo maggio della CISL trevigiana-bellunese
La manifestazione a Santa Lucia di Piave
TREVISO - Il Primo Maggio 2015 sarà il primo del dopo-crisi.
E' percezione comune e condivisa la consapevolezza che siamo ormai in una fase totalmente nuova, anche nel mondo del lavoro che deve sapere interpretare i cambiamenti profondi dell’economia, della società, della politica e della vita stessa delle persone.
Il vecchio schema conflittuale tra capitale e lavoro tende a divenire e a modificarsi verso la contrapposizione con la finanza (globale) che in questi anni si è affermata proprio contro il lavoro (locale), provocando la disoccupazione di massa.
Su tali premesse Franco Lorenzon e Anna Orsini, rispettivamente segretario generale e aggiunto della CISL di Treviso e Belluno prendono atto che " Oggi è più facile “fare soldi” con la rendita e la speculazione che con “il sudore della fronte”.
Quindi cambia anche il modo di tutelare il lavoro".
Loro sottolineanoche lo sfruttamento va affrontato "con decise sanzioni economiche fino a giungere alla galera, mentre i diritti avranno sempre meno i contorni della rigidità delle norme, per assumere quelli della flessibilità delle opportunità".
La tutela collettiva sarà sempre più affiancata dai servizi individuali.
Su questi problemi la Cisl di Treviso Belluno - allargando e rafforzando l’unità tra lavoratori bellunesi e trevigiani - celebrerà il prossimo Primo Maggio presso la Fiera di Santa Lucia di Piave (TV).
Verranno affrontati il tema della cattiva distribuzione del reddito e dell' iniquità fiscale.
In tale contesto la CISL Confederale ha promosso una raccolta firme per una proposta di legge popolare capace di affrontare alla radice questo problema.
Secondo i due dirigenti sindacali alcuni risultati sono stati raggiunti:
a) la riduzione delle tasse di 80 euro non è stata solo “farina del sacco di Renzi”, ma anche il frutto dell’impegno sindacale della Cisl di questi anni;
b) l’attuazione della fatturazione elettronica, che fa parte di quella “tracciabilità” dei pagamenti da tempo rivendicata dalla CISL;
c) il dispositivo del “contrasto di interessi”, che dovrà consentire di detrarre dalla dichiarazione dei redditi fatture che oggi non sono detraibili.
Questa la conclusione di Lorenzon e Orsini: "Il costante impegno della Cisl non finisce quindi alla prima difficoltà, ma continua sempre, perché siamo convinti che “non hai mai perso finché non ti sei arreso”.
Buon Primo Maggio, dunque, a quelli che lavorano, a quelli che hanno lavorato e a quelli che - non senza fatica - il lavoro lo stanno cercando".