Proposta bocciata per la rotatoria tra le vie Carso, Vittorio Emanuele II e Dalmazia
I consiglieri Marco Dus e Giulio De Antoni hanno provato a far valere le loro ragioni ma non c’è stato verso
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Sono tornati alla carica ieri sera, venerdì, i consiglieri Marco Dus e Giulio De Antoni (Pd e civica Dus) sollecitando l’amministrazione comunale a realizzare la rotatoria tra le vie Carso, Vittorio Emanuele II e Dalmazia e anche ad acquistare il terreno che si trova su quell’incrocio, utile per realizzare un rondò delle giuste dimensioni. Ma il loro emendamento alla variazione di bilancio, non essendo stato presentato nei tempi previsti dal regolamento del consiglio comunale, è stato rigettato senza che nemmeno potesse essere discusso.
Dus e De Antoni proponevano alla giunta di mettere a bilancio 150mila euro per l’acquisizione del terreno utile alla realizzazione della rotatoria. «I soldi per realizzare la rotatoria – ha sottolineato in aula il consigliere della civica Dus - ci sono: c’è oltre un milione di euro dell’avanzo di amministrazione». «Il mio emendamento – ha aggiunto De Antoni – è stato bocciato perché fuori tempo, ma le trascrizioni dell’ultimo consiglio comunale sono state pubblicate online dopo 30 giorni dalla seduta, anziché i 10 previsti da regolamento. Sembra che non si voglia affrontare politicamente l’uscita del traforo».
«Quel terreno – ha replicato il sindaco Antonio Miatto – siamo andati a trattarlo subito. Ribadisco che Anas non può fare opere su sedime che non sia statale. Quando si decise di uscire su via Carso, quello era il momento per trattare». «Le faccio presente – ha puntualizzato il consigliere Roberto Tonon (Pd) indirizzato al sindaco – che la normativa non è cambiata», con riferimento al fatto che ora, come quando venne prese la decisione dello svincolo su via Carso, non sarebbe intervenuta per una rotatoria tra le vie Carso, Vittorio Emanuele II e Dalmazia.