PUGNO DI FERRO CONTRO CHI INQUINA
Lo ha promesso il sindaco di Quinto agli ecofurbi che abbandonano rifiuti e sostanze inquinanti
| Laura Tuveri |
Quinto di Treviso - “Ora basta! La collettività non deve pagare per colpa di alcuni delinquenti”. Lo ha detto il sindaco del Comune di Quinto di Treviso, Mauro Dal Zilio (nella foto), in relazione ai danni ambientali che vengono perpetrati ad un territorio che può ancora vantare delle risorse naturalistiche come quello di Quinto. Continuo è il rinvenimento di rifiuti e spazzature abbandonati abusivamente nel territorio del comune, in particolare nelle strade di campagna.
La scintilla definitiva cha ha fatto scattare la linea dura è stata la spesa di 12 mila sostenuta dal Comune per la bonifica di un fossato: “Qualche scellerato ha sversato dell’olio esausto in aperta campagna e siamo intervenuti con la necessaria bonifica. Il conto salato lo hanno pagato tutti i cittadini.
E’ un reato solo l’abbandono delle latte piene di olio vecchio, ma addirittura gettarlo in un fossato è un atto di una gravità estrema che non riesco a concepire”. Da qui la reazione convocando in primis una riunione con Fulvio Pettenà, già Presidente del Parco del Sile, residente a Quinto e attuale Presidente del Consiglio provinciale.
“Mi sono confrontato per capire cosa possiamo fare per arginare questi comportamenti che non solo fanno un danno all’ambiente che è patrimonio di tutti, ma poi fanno pagare ai cittadini onesti il ripristino ambientale delle zone inquinate. Presto mi confronterò anche con gli amministratori del Parco e semmai con i sindaci dei comuni limitrofi per stabilire delle linee comuni di intervento”.
Denunce penali, multe ai massimi valori consentiti dalla legge, video sorveglianza itinerante nei luoghi di maggior pregio sono solo alcune delle iniziative per contrastare gli atti di inquinamento.
“Tutti noi cittadini dobbiamo sentirci uniti e collaborare a segnalare alla nostra polizia locale, a quella provinciale o all’ufficio ambientale del Comune ogni abuso perpetrato al nostro territorio perché intervenendo tempestivamente si riesce ad arginare l’inquinamento evitando che il materiale si propaghi nel territorio” ha detto Pettenà.