Quando le allergie si sovrappongono all’emergenza pandemica
Secondo gli ultimi dati Istat, sono oltre 487.000 i cittadini veneti con asma, e circa 82.000 i bambini e gli adolescenti della regione che soffrono di asma bronchiale che, spesso, va a sovrapporsi al Covid
| Ilaria Frare |
VENETO - “L’asma colpisce circa il 10% dei bambini e adolescenti in Veneto, ed è una patologia che, se sovrapposta al Covid-19, non deve essere trascurata in tutti i pazienti, specialmente nei bambini. L’asma, infatti, è la malattia cronica più frequente in età pediatrica e troppi sono ancora i piccoli pazienti non ben controllati che soffrono di asma grave” dichiara il Prof. Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Verona, Direttore UOC di Pediatria, AOUI di Verona - Past President SIMRI, Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili.
Oramai è risaputo che la primavera sia la stagione a più alto rischio di riacutizzazioni nei pazienti allergici, anche se trascorriamo più tempo in casa; le persone che soffrono di allergie infatti, sono comunque esposte ad una percentuale di pollini anche tra le mura domestiche. L'invito di medici è sempre lo stesso: non interrompere mai le terapie dei pazienti affetti da disturbi respiratori e allergici.
Sospendere il piano terapeutico può infatti portare a un peggioramento potenzialmente pericoloso della patologia, e al rischio di ricorso al pronto soccorso. Inoltre il buon controllo e il buon livello di funzionalità respiratoria garantito da una terapia regolare potrebbe dare, in caso di infezione virale, un maggior margine di resistenza verso il virus.
I dati raccolti dall'Istat dimostrano inoltre che, la pandemia ha spesso causato la mancanza di accertamenti e controlli di patologie asmatiche per il timore di dover recarsi all’ospedale o negli ambulatori di riferimento. “Per qualsiasi dubbio o necessità in Veneto la telemedicina corre in aiuto delle famiglie per essere al fianco del paziente e offrire un servizio rigoroso ed etico, attraverso una rapidità di contatto e vicinanza così importante in questo momento di emergenza sanitaria.” sottolinea il Prof. Giorgio Piacentini “La nostra regione in tale senso è all’avanguardia e permette di restare in rapporto con il medico in sicurezza nel rispetto della privacy e di rigorosi protocolli sanitari. Oggi l’evoluzione tecnologica permette, in casi selezionati, di restare in contatto da remoto con il medico curante”.
E ricorda “è comunque importante che le mamme sappiano di poter continuare a relazionarsi, restando in contatto diretto, con il loro pediatra, il medico curante e con la struttura ospedaliera in sicurezza, ricorrendovi per qualsiasi dubbio, chiarimento, manifestazione della sintomatologia evitando di intraprendere iniziative fai da te o di interrompere la cura prescritta senza consultare il medico. Non bisogna smettere di ricordare che le terapie prescritte non devono essere mai sospese per tenere sotto controllo l’asma e proteggersi di più durante la pandemia”.
Nel frattempo, è importante ricordare che patologie quali la rinite allergica, sono l'affezione più comune a carico delle alte vie aeree, spesso associate ad asma allergica sia nei bambini che negli adulti e che, le cause delle stesse, si trovano sia dentro che fuori le mura domestiche. Quando si è all’aperto valgono dunque le stesse regole precauzionali fondamentali: indossare la mascherina in modo corretto coprendo bene bocca e naso, per proteggersi non solo dal Covid-19 ma, anche, dal contatto con potenziali allergeni.