VENEZIA - Negli ultimi 40 giorni, la Squadra Mobile della Questura di Venezia ha avviato un gruppo di lavoro impegnato nel territorio del 'quadrilatero' di via Piave a Mestre "per identificare i soggetti nei confronti dei quali era necessario sviluppare attività di prevenzione o repressione".

Lo ha spiegato stamani il questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso (nella foto), nel corso della conferenza stampa di fine anno. L'attività, parallela a quelle delle pattuglie normalmente impegnate nelle operazioni 'alto impatto', è stata svolta soprattutto in periodo notturno, e ha permesso di raccogliere indizi su 189 persone.

Gli arrestati sono stati 18, le espulsioni 10 in tutto. "Con queste attività la squadra mobile ha cominciato a puntare i singoli soggetti - ha precisato Bonaccorso - tutti con curricula criminali che creavano un'altissima preoccupazione sul territorio. Questo schema - ha precisato - sarà ripetuto e diventerà modello per affrontare situazioni di particolari crisi nel territorio". "Abbiamo svolto un'attività approfondita - ha quindi aggiunto il capo della Mobile, Giorgio Di Munno - per capire la situazione attuale nel territorio. I soggetti identificati hanno attirato la nostra attenzione perché commettono reati di vario genere, dallo spaccio a reati contro il patrimonio".

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