Referendum Veneto: Puppato invia esposto alla Prefettura per pubblicità ingannevole
La senatrice accusa:"Una propaganda asfissiante e ora anche con attese fasulle non è degna di una regione come il Veneto"
| Isabella Loschi |
TREVISO - "Perché tutela e giustizia saranno più veloci ed efficienti”. “Perché la mia regione potrà aiutarmi a trovare un lavoro dopo la laurea". Questi slogan, apparsi sui volantini - da settimane presenti sul sito internet www.autonomiaveneto.org - creati per pubblicizzare il referendum sull’autonomia del Veneto ed invitare al voto favorevole, non sono affatto piaciuti alla senatrice Laura Puppato. “La pubblicità per esortare al voto favorevole è solo propaganda elettorale ingannevole - ha dichiarato la Puppato che, preoccupata per il regolare svolgimento di un referendum già assai controverso, ha inoltrato un circostanziato esposto alla prefettura di Treviso.
In tale esposto la senatrice precisa che “Giustizia e Sicurezza non rientreranno mai nelle competenze della Regione, similmente riguardo alle opportunità di impiego, la Regione già ora si occupa di formazione e favorisce percorsi di inserimento lavorativi tramite Veneto Lavoro, che fornisce servizi di orientamento e formazione”.
“Non è ammissibile - continua Puppato - che si giochi nel torbido, mi chiedo quali interessi veri nasconda questo referendum visto che si "bara" persino sulle materie interessate dalla possibile trattativa sull'autonomia. Ne segue che nulla di quanto promesso dai manifesti citati sarebbe il risultato del referendum, l’esatto contrario di ciò che essi lasciano scorrettamente intendere. Di fatto costituiscono una forma di “pubblicità ingannevole” che travalica l’ambito della lecita propaganda e persuasione elettorale”.
Per tali ragioni e al fine di garantire la correttezza della consultazione elettorale indetta, Puppato ha chiesto al Prefetto di Treviso un intervento urgente al fine di far cessare la diffusione di materiali sia on line che tramite affissione o volantinaggio di propaganda elettorale manifestamente fuorviante. "Una competizione senza competitori - ha aggiunto - con una propaganda asfissiante e ora anche con attese fasulle non è degna di una regione come il Veneto, con ben altri primati”.