REGIONALI: CENTROSINISTRA, PUPPATO PERDE QUOTA COME ANCHE DE POLI
Pare più certa la convergenza su Bortolussi, nome su cui anche l'IdV è disposto a ragionare
Padova/Treviso – Fumata nera alla riunione nella città del Santo del direttivo del Pd per un accordo sul nome del candidato di centrosinistra. E il nome di Laura Puppato sembra aver perso quota, anche se la base, in testa il segretario trevigiano Enrico Quarello, non molla.
Dal documento della direzione regionale del Pd l’unico papabile, al momento, pare essere Giuseppe Bortolussi, il segretario della Cgia di Mestre e assessore al Comune di Venezia. E pare anche difficile un accordo con il candidato dell’Udc Antonio De Poli.
Marta Meo, della direzione nazionale del Pd, espressione in Veneto della componente che si rifà a Ignazio Marino pensa che:“Se il Pd veneto non riuscirà nel progetto di allargamento al 'centro' della coalizione di centrosinistra, si dovrà procedere "rapidamente alla scelta del miglior candidato, anche attraverso le primarie".
"Quella di domani – prosegue Meo - -sarà una seduta del tavolo della coalizione del centrosinistra che dovrà concludersi in modo risolutivo rispetto all'allargamento all'UdC, che auspichiamo avvenga attraverso una sintesi alta e condivisa da tutti, non solo nel PD, ma da tutto il centrosinistra".
Altrimenti, avverte Meo, "chiederemo la riconvocazione immediata della direzione regionale del Pd perché è necessario, oltre che di estrema urgenza, che si discuta del programma e di candidature". Ma se non si arrivasse alla fine a portare a termine l'operazione di allargamento della coalizione, bisognerebbe procedere "alla scelta del miglior candidato anche attraverso lo strumento delle primarie, ricercandolo tra i migliori dirigenti e amministratori del Partito Democratico, che in Veneto ha ancora un enorme bisogno di crescere e di metter radici nella società".
Intanto l’Italia del Valori che ha commissionato un sondaggio all'Ipr Marketing da cui si evince che per il PD la scelta di andare con De Poli si rivelerebbe un buco nell'acqua, mentre l'ipotesi Donadi viaggia ben oltre le previsioni, azzardando addirittura un testa a testa con Zaia nel caso ci fosse una coalizione amplissima, che va dall'Udc all'estrema sinistra, ora che il nome dell’esponente dell’Udc sembra aver perso forza a favore di quelli di Bortolussi, parteciperà al tavolo di coalizione.
Questo, spiega no i dirigenti veneti del partito di Di Pietro - per una questione di coerenza, visto che se su De Poli non era possibile nessun accordo, le prospettive cambiano se il PD si orienta verso Bortolussi. Insomma i'Idv chiede entro domani una decisione per poi iniziare subito a subito a parlare di contenuti e programmi».
Intanto Carlo Bernini pronostica che in Veneto, alle prossime elezioni regionali, avverrà il sorpasso della Lega sul Pdl. L’ex presidente della provincia di Treviso lo ha detto in un'intervista al Giornale, in cui spiega che "ai veneti piace essere guidati, vogliono essere protetti. Bossi ha capito questa esigenza di protezione psicologica, che non è nemmeno dall'extracomunitario, perché abbiamo realizzato l'integrazione con i signori che venivano dal Sud e ora la compiamo con i nuovi immigrati".
E ce n’è anche su Casini. Bernini si esprime in questi termini: "fa come i piatti della stadera, un colpo e scende nel Pdl, un colpo e scende nel Pd", quanto ai colpi del presidente della Camera, Fini, Bernini commenta "sono come i colpi della statuetta del Duomo. Alla fine saranno di spinta a Berlusconi".