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16 aprile 2024

Calcio

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Retrocedono Palermo e Siena

Fiorentina in Europa League. Lazio e Udinese ok

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Retrocedono Palermo e Siena

ROMA - Il Siena e il Palermo retrocedono in serie B. La penultima giornata del campionato di serie A ha emesso i verdetti definitivi in chiave salvezza. Il Siena è condannato matematicamente ancora prima di scendere in campo contro il Napoli. Il Palermo, invece, dice addio alla massima serie dopo la sconfitta per 1-0 sul campo della Fiorentina. Il Genoa, quart'ultimo in classifica, grazie al pareggio contro l'Inter sale a quota 37 punti e non può più essere raggiunto. Le tre squadre retrocesse in questa stagione sono quindi Pescara, Siena e Palermo.

FIORENTINA-PALERMO 1-0 Luca Toni tiene vivo il sogno Champions della Fiorentina almeno fino a stasera e condanna il Palermo alla serie B. L'attaccante firma la vittoria per 1-0 dei viola nel match del Franchi. La squadra di Montella si porta momentaneamente a -1 dal Milan, che a questo punto è costretto a vincere contro la Roma per chiudere stasera il discorso per il terzo posto. La matematica, invece, condanna già da ora il Palermo.

La Fiorentina parte forte e dopo appena cinque minuti Sorrentino deve sventare una doppia occasione: il portiere si oppone al colpo di testa ravvicinato di Toni e poco dopo si ripete sull'insidioso destro dal limite di Jovetic. Il tandem d'attacco dei viola è vivo, Toni è ispirato e al quarto d'ora ci prova addirittura di tacco: palla sull'esterno della rete. I pericoli maggiori per la Fiorentina, invece, arrivano sui calci da fermo.

Munoz non approfitta delle amnesie difensive dei viola e con due colpi di testa su corner nell'arco di cinque minuti non trova lo specchio della porta, Kurtic si presenta al tiro dopo uno schema su punizione ma il suo destro a incrociare termina di poco a lato.

L'equilibrio viene spezzato dalla squadra di Montella al 41' e la firma del gol-vittoria è quella di Toni: sul cross basso di Cuadrado l'attaccante prova ad anticipare Munoz ed è fortunato nel rimpallo, 1-0. Piove al Franchi durante l'intervallo e piove sul bagnato per il Palermo, che anche in avvio di ripresa subisce le iniziative dei viola.

I primi dieci minuti sono un tiro a segno della squadra di Montella: ci provano dal limite Jovetic, Borja Valero e Toni, il pallone esce sempre di un soffio. Sannino prova a scuotere la squadra inserendo Miccoli al posto di un Hernandez impalpabile, ma è sempre la Fiorentina a collezionare le migliori occasioni.

Le ultime speranze dei rosanero si spengono all'89' proprio sulla punizione del suo n.10: il destro a giro di Miccoli termina di poco sul fondo. E alla fine, l'incubo della serie B si materializza per il Palermo.

GENOA - INTER 0-0 Il Genoa è salvo con una giornata d'anticipo, l'Inter deve giocare altri 90 minuti prima di chiudere il calvario. Lo 0-0 nel penultimo turno di campionato serve solo ai rossoblu, che salgono a 37 punti e conquistano la salvezza aritmetica grazie alla contemporanea sconfitta del Palermo a Firenze. Il pareggio a reti inviolate, invece, non cambia nulla nella triste avventura nerazzurra: con 54 punti, l'Inter scivola al nono posto in classifica e si ritrova alle spalle del Catania.

I verdetti arrivano al termine di 90 minuti che offrono pochissimo al pubblico di Marassi. Il Genoa prova a spingere nei primi minuti e 'avverte' Handanovic con un paio di conclusioni dalla distanza. Il portiere nerazzurro può limitarsi all'ordinaria amministrazione fino al 10', quando serve un autentico miracolo per negare il gol a Borriello: colpo di testa del centravanti, volo dell'estremo difensore e deviazione provvidenziale. Dopo la prodezza di Handanovic, il match si addormenta e le occasioni diventano merce rarissima. Ci si affida soprattutto ai tiri da fuori, ma potenza e precisione non abbondano.

Il Genoa, con il passare dei minuti, si accontenta di gestire il possesso del pallone per evitare rischi. L'Inter prova a manovrare, ma i limiti della formazione allenata da Stramaccioni sono evidenti. Risultato: la qualita' dello spettacolo è mediocre. A spezzare la monotonia potrebbero provvedere le palle inattive, ma non succede nulla nemmeno dopo punizioni e corner. Prima del riposo, ci prova Bertolacci con un'iniziativa personale.

Sinistro a giro dal limite dell'area, Handanovic è perfetto e lo 0-0 resiste. Nel nulla generale, il pubblico si entusiasma al 54' per la rovesciata di Borriello, pazienza se il pallone finisce ad un paio di metri dal palo. Al 57' finalmente c'è lavoro anche per Frey, chiamato a disinnescare il tiro di Guarin. Il portiere francese può solo guardare al 70', quando Rocchi 'pizzica' la traversa: un rimpallo si trasforma in un assist per l'attaccante, che dal limite spara di sinistro e sfiora il bersaglio grosso. E' l'ultimo brivido, si fa per dire, nel pomeriggio che, dopo un'ora e mezza soporifera, si chiude comunque con la festa rossoblu.

CHIEVO-TORINO 1-1 Un punto per uno e festa per tutti. Chievo e Torino si accontentano del pareggio per 1-1 nel penultimo turno di campionato. Sorridono in particolare i granata, che archiviano la salvezza aritmetica grazie al k.o. incassato dal Palermo a Firenze. A quota 44 naviga tranquillo il Chievo, che sfiora il lato sinistro della classifica.

La X e' il prodotto di una sfida che si accende davvero solo nel primo tempo. La difesa granata non e' il top e il Chievo ne approfitta subito. Thereau si libera senza problemi di Di Cesare, diagonale chirurgico e Gillet bucato: 1-0 per i padroni di casa. Il Torino ha il merito di reagire immediatamente per cercare il pareggio. Puggioni confeziona due miracoli sulle conclusioni di Basha e Di Cesare, vicinissimi al bersaglio nel giro di pochi secondi al 18'. L'azione si conclude con il folle intervento di Dainelli su Ogbonna: rigore, Cerci trasforma dal dischetto e 1-1 al 19'.

Il gol non sazia gli ospiti, che continuano a spingere e a spaventare Puggioni. Al 22' Barreto, lanciato in profondita', si allarga e non riesce a inquadrare la porta da posizione defilata. Dopo un quarto d'ora abbondante in trincea, il Chievo prova a riprendere il controllo del match ma non trova spazi e Gillet rimane inoperoso fino all'intervallo. Dopo il primo tempo aggressivo, il Torino decide che e' meglio limitarsi a gestire la situazione.

NAPOLI - SIENA 2-1 Una vittoria in rimonta per salutare il San Paolo. Il Napoli batte il Siena per 2-1 e si congeda dal proprio pubblico con il successo griffato dal 28° gol di Cavani, sempre piu' capocannoniere del torneo, e dalla zampata finale di Hamsik. Il Siena, inchiodato a 30 punti, va al tappeto nella domenica che sancisce la retrocessione in Serie B. La gara non ha nessun valore per la classifica e gli allenatori possono modificare le formazioni.

In un Napoli profondamente rimaneggiato, Cavani non ha intenzione di concedersi un turno di riposo. Forse all'ultimo show davanti al 'suo' pubblico, gioca con il coltello tra i denti, come se la posta in palio fosse altissima. Si rende pericoloso dopo 7 minuti e, dopo la prima conclusione, prova a lasciare il segno all'11': colpo di testa e il palo salva Pegolo. L'uruguayano ci riprova al 15' con un contropiede micidiale, destro preciso e ancora il montante respinge.

Il bomber è indemoniato: ogni occasione è buona per andare al tiro ma il gol non arriva. Dal possibile vantaggio per i partenopei si passa all'1-0 per gli ospiti, che fanno centro al 36'. Merito di Grillo, che va in gol all'esordio in Serie A sugli sviluppi di una punizione: 1-0. La reazione del Napoli, ovviamente, e' affidata a Cavani. Al 38', sul cross di Mesto, il pareggio sembra cosa fatta. Il colpo di testa del numero 7, da posizione a dir poco vantaggiosa, è incredibilmente impreciso.

La difesa del Napoli non brilla in avvio di ripresa, quando concede un paio di opportunita' a Emeghara, che non sfrutta la chance per piazzare il colpo del ko. I toscani sprecano e, ovviamente, pagano dazio. Gli azzurri si riversano in avanti e trovano l'1-1 con il capocannoniere del torneo. El Kaddouri colpisce la traversa e il 'Matador', di testa, ribadisce in rete. L'1-1 sembra destinato a resistere fino al triplice fischio. Il Siena cerca la vittoria e si sbilancia: Hamsik ringrazia e al 93' beffa Pegolo per il 2-1 definitivo.

LAZIO-SAMPDORIA 2-0 La Lazio batte la Samp con il minimo sforzo, l'Udinese supera in rimonta l'Atalanta e in zona Europa League tutto, o quasi, resta invariato. Aspettando la Roma, in campo stasera a San Siro contro il Milan, le altre fanno il loro dovere. E i friulani sono sempre quinti a + 2 sulla Lazio.

All'Olimpico, i biancocelesti stendono la Sampdoria gia' salva per 2-0. Dopo un buon avvio dei blucerchiati e' la Lazio al 10' a mettere in discesa il match: Klose cerca la deviazione in area sugli sviluppi di un corner e dopo il tocco sporco del tedesco e' Floccari sul filo del fuorigioco a ribadire in rete con la coscia. La squadra di Delio Rossi reagisce e alle soglie della mezz'ora sfiora il pareggio: Poli va via a sinistra e mette in mezzo per Sansone che, contrastato da Biava, calcia alto da ottima posizione. I blucerchiati non mollano e al 43' Icardi fa tremare la traversa con un destro potente da distanza ravvicinata. Il vantaggio dei biancocelesti regge fino all'intervallo e in avvio di ripresa Candreva potrebbe arrotondare il risultato con un tiro di destro che si spegne di poco sul fondo.

La Sampdoria esce in anticipo dal campo, la Lazio cerca di approfittarne ma all'82' e' Da Costa a negare il raddoppio a Floccari. Nel recupero i blucerchiati restano in 10 uomini per l'espulsione diretta di Renan (probabile insulto all'arbitro Romeo) e la Lazio chiude i conti su un rigore concesso per un fallo di Gastaldello su Onazi: 'cucchiaio' di Candreva dagli 11 metri e il 2-0 e' servito.

UDINESE - ATALANTA 2-1 I friulani stendono 2-1 l'Atalanta grazie a una doppietta del n.10, che poi nel finale si fa male al ginocchio e lascia il campo in barella. Di Natale si scatena nei minuti iniziali ma non trova il gol, l'Atalanta si mostra piu' cinica e dopo dieci minuti e' a sorpresa in vantaggio. Il capitano dei friulani e' subito pericoloso con una conclusione ravvicinata che Consigli respinge, poi al 4' pennella su punizione ma centra la traversa.

L'Atalanta si salva e al 10' passa in vantaggio: Brkic non trattiene la conclusione dalla distanza di Giorgi e De Luca, in posizione di sospetto fuorigioco, non sbaglia il tap-in. L'Udinese accusa il colpo e i bergamaschi sfiorano il raddoppio al 18' con un rasoterra dal limite di Maxi Moralez che sfiora il palo. Alle soglie della mezz'ora Consigli e' ancora provvidenziale sul colpo di testa di Basta, poi prima dell'intervallo Di Natale sale in cattedra e per l'Atalanta sono dolori.

Il bomber dell'Udinese firma il pari al 42' sfruttando l'assist in profondita' di Allan e superando Consigli in uscita. In avvio di ripresa, il capitano concede il bis e l'Udinese mette la freccia: il n.10 sfrutta un rimpallo in area, controlla e in diagonale infila di nuovo Consigli per il 2-1. Completata la rimonta l'Udinese gestisce senza grossi patemi, se non quello legato all'infortunio di Di Natale. Il bomber cade male sul ginocchio e viene portato fuori in barella: di certo, non il modo migliore per congedarsi dal vecchio stadio Friuli prima del 'restyling'.

 

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