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11 gennaio 2025

Esteri

Ristorante svizzero murato per aver violato le norme anti-Covid

Tre ristoratori non chiedono i Green pass all’ingresso del loro locale, la polizia procede con l’arresto e il posizionamento di cubi in cemento all’ingresso

| Irene Zorzenoni |

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| Irene Zorzenoni |

Walliserkanne

SVIZZERA - Un ristorante in svizzera, il Walliserkanne a Zermatt , un’importante località turistica del cantone Vallese, e i suoi tre gestori sono i protagonisti di una singolare notizia di cronaca che sta spopolando sul web. Avendo continuato a violare l’obbligo di chiedere il Green Pass ai clienti all’ingresso del locale, dopo una serie di richiami, le forze dell’ordine hanno messo in atto una serie di misure davvero severe.

 

Inizialmente è stata imposta la chiusura ma, dopo questa soluzione drastica, i tre gestori non solo non sarebbero rinsaviti, anzi. Facendosi beffe della polizia, avrebbero organizzato aperitivi proprio sulla soglia del locale, ignorando completamente le restrizioni pandemiche.

 

La risposta dei poliziotti, d’altro canto, non si è fatta attendere e dopo essere intervenuti con l’arresto dei tre ristoratori, avrebbero posizionato cubi di cemento all’entrata del locale per impedirne l’ingresso, scatenando polemiche all’interno dei gruppi “no vax” e “no Green pass”.

 

Ma la vicenda, già di per sé singolare, però non finisce qui. Un giudice ha, infatti, deciso la scarcerazione dei tre e la rimozione dei cubi di cemento che bloccavano l’ingresso al locale. Tanto rumore per nulla? Dipende dal comportamento che da ora in avanti i gestori intendono assumere, se di accettazione delle norme o sfida verso le forze dell’ordine: in quest’ultimo caso non si escludono nuovi colpi di scena nella disputa.

 

FOTO: immagine della manifestazione di solidarietà ai ristoratori, davanti ai cubi di cemento

 


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Irene Zorzenoni

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