MOGLIANO – Il nuovo anno comincia con una bella notizia per il Comitato a difesa delle ex cave di Marocco: la petizione per la creazione del parco della biodiversità alle cave senili di Marocco ha raggiunto ben 5.000 firme.

La campagna di raccolta firme era partita manualmente, con la presenza di banchetti sulle piazze, ma a seguito dell’inizio della pandemia si è presto trasformata in modalità telematica.

Il risultato però non è cambiato: si è riscontrata una grande adesione da parte della cittadinanza che, oggi più che mai, sente il bisogno di contrastare l’avanzata del cemento con un “polmone verde”, che potrebbe essere per l’appunto il parco della biodiversità.

L’area delle Cave di Marocco, le cui caratteristiche uniche per il territorio moglianese le abbiamo descritte nell’articolo precedente, è di proprietà del noto imprenditore Massimo Colomban, ma l’intento del Comitato è di renderla in parte pubblica.

“La raccolta firme non si fermerà finché non si finalizza il piano degli interventi del Comune – spiega il portavoce del Comitato – Sarà un momento cruciale perché si esprime su carta i concetti di tutela di quest’area che il Sindaco ha manifestato più volte.

Ci aspettiamo che in quell’occasione almeno si formalizzi il biotopo e si inizi a definire l’area di accesso a Mogliano Sud, che è di proprietà del Comune. Vogliamo insomma comprendere quali siano le reali intenzioni dell’Amministrazione”.

Per sostenere il progetto e avere informazioni sulle caratteristiche dell’ambiente delle Cave di Marocco, visita il sito.