Il secondo anno di pandemia raccontato dai numeri: la ricerca del fregonese Alfeo Zanette
A parlarcene sull’ultimo numero del Quindicinale un esperto di statistica, già collaboratore di Mario Draghi
FREGONA - La pandemia ha riportato indietro di un decennio l’aspettativa di vita. La conclusione non arriva da un virologo o un ricercatore medico, ma da un esperto di statistica. Il fregonese Alfeo Zanette, già collaboratore di Mario Draghi, con un eccellente curriculum professionale e di studi, grazie ai dati forniti dall’Istat e dalla Protezione civile negli ultimi dieci anni ha studiato il rapporto tra pandemia, decessi, salute e aspettativa di vita.
A livello nazionale ma anche locale. Scoprendo - statisticamente - dove il virus ha fatto più vittime. La sua analisi permette anche di vedere quale ruolo hanno avuto i dispositivi di contenimento del contagio, a cominciare dai vaccini. Lo studio - accuratissimo e documentato - si intitola “Il secondo anno di pandemia: oltra la metà del guado”, e porta la firma di Alfeo Zanette. Fregonese, una laurea in Statistica conseguita all’università di Padova nel 1978, dopo un biennio come ricercatore al fianco di Mario Draghi (sì, l’attuale Presidente del Consiglio), Alfeo Zanette ha ricoperto incarichi manageriali in diverse aziende leader italiane, occupandosi in particolare di welfare, ed è stato Direttore responsabile dell’Ufficio Studi di una primaria compagnia di assicurazioni con sede a Trieste.
La sua esperienza e la passione per la statistica, negli ultimi due anni, lo hanno portato a concentrarsi sull’epidemia e in particolare sulle ripercussioni che questa ha avuto sulla salute e l’aspettativa di vita delle persone lungo tre assi di analisi: il tempo, l’età e il territorio. Le conclusioni a cui è arrivato le abbiamo riportate in un ampio articolo contenuto nel primo numero dell’anno del Quindicinale in distribuzione in questi giorni.
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