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01 settembre 2024

Calcio

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Serie A, Juventus in fuga: batte 1-0 il Catania e vola a +9 sul Napoli

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Serie A, Juventus in fuga: batte 1-0 il Catania e vola a +9 sul Napoli

TORINO - La Juve soffre ma batte 1-0 in casa un buon Catania e vola a 62 in classifica a +9 sul Napoli sconfitto dal Chievo. La squadra di Antonio Conte ci prova con poca incisivita' fino alla fine e la costanza viene alla fine premiata con la rete di Giaccherini nel primo minuto di recupero. Una beffa per il Catania di Maran che pregustava il risultato positivo allo Juventus Stadium, e che con questa sconfitta resta a 42 punti.

Rispetto alla gara con il Napoli, Conte aveva deciso di inserire Pogba, ottima e alla fine decisiva la sua prova, a centrocampo al posto dello squalificato Vidal e rilancia Asamoah a sinistra al posto di Peluso. Nel Catania Maran, costretto a rinunciare a Bergessio, cambia di nuovo modulo passando al 3-5-2 restituendo una maglia ad Almiron in mediana. Un Catania accorto ha bloccato molto bene una Juve che ha faticato a trovare gli spunti giusti, soprattutto in attacco e ad alzare i ritmi. I bianconeri poche volte si sono resi pericolosi, con Vucinic e Marchisio. Il Catania ha replicato solo con un tiro da fuori di Lodi di poco a lato.

Al 16' Vucinic prova il destro in diagonale dal limite ma Andujar devia in angolo. Due minuti dopo si fa vivo in avanti il Catania con un tiro-cross di Gomez, sul quale Buffon e' attento e blocca in due tempi. Poi al 28' ci prova Lodi dalla distanza con la palla che termina un metro a lato alla sinistra di Buffon. A meta' tempo da Giovinco a Marchisio il cui destro dal limite, deviato da Spolli, sfiora il palo alla sinistra di Andujar.

Al 34' Pirlo pesca Vucinic il cui colpo di testa termina alto. Un minuto dopo arriva l'occasione piu' ghiotta della gara: su un cross dalla sinistra di Giovinco, Bellusci e Almiron pasticciano in area e si fanno rubare la palla da Vucinic che con il destro in girata colpisce il palo interno alla sinistra di Andujar. Subito dopo si fa espellere il tecnico del Catania, Maran per proteste. Chiedeva un fallo subito da Gomez nell'azione precedente. La squadra di Conte non riesce ad incidere.

Nella ripresa la musica non cambia anche se il tecnico della Juve tenta prima la carta Matri e poi Quagliarella per vincere la sfida. Sono solo due le occasioni nella seconda frazione, prima dei decisivi minuti finali. All'8' Marchisio a Bonucci il cui destro centrale, e' bloccato da Andujar. Subito dopo ci prova Pogba in diagonale dalla distanza ma Andujar vola sulla destra e devia in angolo. Il Catania tenta di pungere in contropiede ma non trova mai la misura dell'ultimo passaggio con Buffon che non viene praticamente mai impegnato. Juve vicina al vantaggio al 27': punizione dai 25 metri, da posizione centrale. Pirlo calcia bene sotto la barriera ma Alverez da dietro la barriera si stacca e va deviare il tiro diretto sul palo alla destra di Andujar.

Sulla ribattuta arriva Marchisio ma il suo tiro sfiora il palo dalla parte opposta. Nel finale Conte inserisce Giaccherini, la mossa vincente. Il centrocampista prima viene ammonito per simulazione, ma al 47' trova il gol vittoria. Pogba in area aggancia un difficile pallone e rimette al centro, Andujar smanaccia verso l'accorrente Giaccherini che controlla di petto e di controbalzo destro infila la palla nell'angolo alla destra del portiere. Obbiettivo raggiunto. Al 49' altra occasione per Quagliarella che solo calcia addosso a Andujar in uscita. Finisce 1-0 con la Juve che ipoteca il titolo.

Chievo stende Napoli, azzurri a -9 dalla Juve. Il Napoli affonda in casa del Chievo e vede allontanarsi la Juventus, ora a +9. Gli uomini di Mazzarri, a secco di vittorie da 5 turni, perdono 2-0 in casa dei veneti, reti di Drame' e Thereau nel primo tempo, che si confermano 'bestia nera' dei campani che su 5 trasferte in Serie A al Bentegodi hanno collezionato 4 sconfitte. Il Napoli resta fermo a 53 punti, due sopra il Milan, sale a 32 il Chievo che si allontana dalle zone basse della classifica.

Cominciano bene i partenopei con Zuniga che al 10' fa partire un destro da fuori area non di molto alto sulla traversa. Ma ad aprire le marcature e' una perla balistica di Drame', il difensore senegalese del Chievo che al 12' da fuori infila De Sanctis. Al 15' ancora i padroni di casa vicini al gol con una zuccata di Paloschi che accarezza la parte alta della traversa. Gli azzurri, un po' storditi, replicano al 21' con un contropiede orchestrato da Cavani, l'uruguaiano si invola verso l'area e da posizione defilata tira ma Puggioni blocca agevolmente. Al 26' si fa vedere ancora il Napoli, questa volta con Insigne con un destro da fuori area che esce di un metro.

Al 38' punizione velenosa di Cavani con Puggioni che riesce a respingere, sulla ribattuta Rolando prova a ribadire in rete ma la palla deviata finisce fuori. Nel momento migliore degli uomini di Mazzarri il Chievo colpisce in contropiede: al 43' Thereau intercetta e addomestica in area un lancio lungo, il francese mantiene il sangue freddo e supera De Sanctis: 2-0 per i padroni di casa.

Nell'intervallo Walter Mazzarri ridisegna la sua squadra e avanza il baricentro dei partenopei gettando nella mischia il centrocampista Dzemaili al posto del difensore Gamberini. Al 48' Cavani ancora pericoloso, l'attaccante riceve un pallone invitante di Hamsik a centro area ma la girata e' alta.

Dieci minuti piu' tardi il Napoli ha la grande possibilita' di rientrare in partita, l'arbitro Rocchi concede un rigore agli ospiti per un fallo in area di Dainelli su Cavani. E' il 'Matador' a incaricarsi del tiro dagli 11 metri ma Puggioli strega l'uruguaiano deviando in angolo con una gran parata. Passa un minuto e al 13' Paloschi ha il match point su azione di contropiede ma davanti a De Sanctis perde l'attimo ed il portiere blocca.

Mazzarri prova a dare una scossa ai suoi sostituendo Inler con Armero, dentro anche Pandev per Zuniga. Al 65' Cavani prova a deviare di testa una punizione ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Ci prova ancora il Napoli al 78' con Maggio ma il colpo di testa e' fuori. Al 85' prosegue il duello tra Cavani e Puggioni, ancora una volta ha la meglio l'estremo difensore dei veneti che devia in angolo un tiro del giocatore sudamericano. Finisce la partita con il Bentegodi in festa e il Napoli a testa bassa che torna a casa con una sconfitta che ha il sapore di un addio alle ultime speranze scudetto.

Siena sbanca Palermo e rosanero ultimi.

Il Siena di Iachini sbanca Palermo. Il Cagliari si impone 3-1 sulla Samp e il Parma dilaga 4-1 con il Torino. Il successo per 2-1 consente ai toscani di staccare i rosanero e lasciarli all'ultimo posto in classifica con il Pescara a 21 punti. Con questo successo i bianconeri salgono a 24 punti, a -2 dal Genoa quart'ultimo e vedono la possibilita' di una insperata salvezza, visti anche i 6 punti di penalizzazione. Il Palermo di Gasperini illude il proprio pubblico che alla fine contesta squadra e presidente Zamparini, chiudendo il primo tempo in vantaggio con il gol di Anselmo, ma nella ripresa crolla subendo la rimonta dei bianconeri e mettendo in evidenza tutti i propri limiti.

Il Siena non si arrende mai e ribalta la situazione nella seconda frazione. Al 6' Emeghara sigla la rete del pareggio sfruttando un'amnesia difensiva del Palermo e ribadendo di testa in rete a porta vuota. Al 27' Rosina su calcio di rigore, dopo un fallo in area di Von Bergen su Emeghara, ribalta il punteggio. Nel finale i rosanero ci provano ma sono sfortunati e colpiscono due traverse prima di testa con Munoz e poi con una potente conclusione di Nelson. Per i rosanero la retrocessione si avvicina sempre piu'.

Belle vittorie per Parma e Cagliari. Una rete di Santana nella ripresa sembrava spianare la strada al Torino contro il Parma, ma la squadra di Donadoni che nel primo tempo aveva fallito molti gol con Amauri, si rifa' ampiamente nella ripresa, con l'italo-brasiliano che firma una tripletta, oltre al gol di Sansone, che al suo ingresso ha cambiato volto al parma di Donadoni, per il 4-1 finale.

Troppo forte il Cagliari per una Sampdoria non pervenuta allo stadio di Is Arenas, chiuso al pubblico. Determinante la prestazione di Ibarbo, autore anche lui di una tripletta per affondare la squadra di Delio Rossi a cui non basta la rete siglata su calcio di rigore da Maxi Lopez nel finale. Con questo successo i sardi salgono a 34 punti.

Doppio Denis e l'Atalanta manda Pescara ko. Una doppietta di Denis, con un gol per tempo, consente all'Atalanta di battere il Pescara, nell'anticipo domenicale delle 12,30, e salire a 33 punti in una zona piu' tranquilla di classifica e mandando quasi in serie B gli abruzzesi. A nulla e' servito, per il Pescara del nuovo tecnico Cristian Bucchi, il gol del momentaneo vantaggio firmato da D'Agostino nel primo tempo. I biancazzurri restano cosi' all'ultimo posto con 21 punti in classifica.

Il tecnico dei bergamaschi, Stefano Colantuono si affida al 4-4-2: Consigli fra i pali, Raimondi e Del Grosso esterni di difesa, Stendardo-Lucchini tandem centrale. Giorgi e Bonaventura sulle ali, in mediana trovano spazio Radovanovic e Biondini. Davanti la coppia Denis-Livaja. Biancocelesti del neo allenatore Cristian Bucchi, rispondono con il 4-3-3 e tante novita': Pelizzoli fra i pali, in difesa Zanon, 'l'esordiente' Kroldrup, Cosic e Bocchetti. D'Agostino in regia, affiancato da Blasi e Cascione. In avanti tridente Weiss-Vukusic-Sculli.

L'Atalanta parte pene ma non punge e con il passare dei minuti il Pescara guadagna campo, rendendosi pericoloso. Al 21' fraseggio Weiss-Vukusic-D'Agostino, con il regista che cerca l'imbucata per il centravanti che non attacca lo spazio, e pallone facile per Consigli. Passano quattro minuti e gli abruzzesi vanno in gol. D'Agostino riceve palla dal limite dell'area, conclusione quasi con la punta del piede sinistro e pallone che termina sotto l'incrocio.

La squadra di Bucchi sembra in buona condizione, ma l'Atalanta reagisce subito e al 26' Denis buca lo stacco su un cross, con Giorgi che e' solo ma non si aspetta di ricevere il pallone e sbaglia lo stop. La formazione di Colantuono inizia a pressare sempre di piu' e al 34' arriva al pareggio. Zanon, con un intervento senza senso atterra Bonaventura in area, calcio di rigore netto. Sul dischetto va Denis che con il piatto destro trova l'angolino basso alla sinistra dell'immobile Pelizzoli. Il Pescara accusa il colpo e non riesce a reagire.

Nella ripresa, Bucchi perde D'Agostino e Weiss per infortunio e la gara cambia. Al 10' Sculli cerca Vukusic in profondita', chiude bene Raimondi e sul ribaltamento di fronte, Del Grosso crossa dalla trequarti, ma Livaja non arriva sulla sfera. Al 22' l'Atalanta raddoppia. Biondini crossa dalla destra, buco della difesa del Pescara e palla che arriva a Denis solo in area, che stoppa di petto e scarica con grande potenza sotto la traversa, su cui niente puo' Pelizzoli.

Il Pescara ci prova fino alla fine ma al 35' e' il neo entrato De Luca ad andare vicino al tris: cross di Bonaventura, Zanon devia, pallone che arriva sulla testa di De Luca ma incornata alle stelle. Nel finale, Colantuono espulso per proteste, e Brienza che si mangia il terzo gol a tempo quasi scaduto e si infortuna alla spalla. Ma l'Atalanta puo' gioire e dirsi quasi salva.

(Adnkronos)

 



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Carlo De Bastiani

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