SESSANTADUENNE IN RIANIMAZIONE PER IL TETANO
L’uomo si è infettato ferendosi in giardino
| Milvana Citter |
Conegliano - Contrazioni muscolari al volto e al collo. Con questi sintomi, inizialmente scambiati per un problema otorinolaringoiatrico, un 62enne è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale cittadino dove gli è stato diagnosticato il tetano. A provocare l’infezione è stata una banale ferita che l’uomo si è procurato lavorando in giardino. Anche se vaccinato con un’unica dose di vaccino antitetanico, il 60enne aveva un solida immunità che ha consentito un buon esito della terapia a base di immunoglobine a cui è stato sottoposto.
“Il tetano – spiega la dottoressa Ester Chermaz responsabile della profilassi vaccinale dell’Usl 7 -, è una malattia rara, circa 100 i casi che si registrano ogni anno in Italia, massimo 2 nella nostra azienda sanitaria. Dagli anni ’60, i nuovi nati vengono sottoposti ad un ciclo di vaccinazione che prevede tre dosi in un anno ed un richiamo entro i 5 anni. Una profilassi che consente una copertura almeno fino all’età anziana”. Si tratta quindi di una patologia che colpisce soprattutto gli anziani, non vaccinati in età infantile. Molto raro che ad esserne colpiti siano gli uomini, che di norma sono stati vaccinati duranti durante il servizio militare. “Il paziente ricoverato a Conegliano – continua la dottoressa Chermaz -, infatti, non aveva svolto il servizio militare. Ricordava di essersi sottoposto ad un ciclo vaccinale molti anni fa. Fortunatamente è stato colpito da una forma di tetano parziale non esteso, che ha consentito un positivo decorso della malattia”.
Molto più frequenti i casi invece di donne anziane colpite dall’infezione anche con conseguenze molto gravi, fino alla morte. La malattia è rara ma grave, la mortalità si attesta intorno al 50% e molte sono le conseguenze che può provocare. Contrarla è relativamente semplice se non si è immunizzati perché le spore del tetano sono onvunque, basta una ferita in giardino o nell’orto, quindi a contatto con la terra. “Per questi soggetti – conclude -, è raccomandabile la terapia immunizzante. Non bisogna infatti abbassare la guardia verso questa rara, ma ancora grave malattia, prevenibile con un ciclo vaccinale completo, gratuito per tutti i cittadini”. La vaccinazione e raccomandata a carattere decennale, invece, per molte categorie a rischio, dai metalmeccanici agli agricoltori ai netturbini. La malattia si presenta in pochi giorni in forma di spasmi che colpiscono il viso e il collo. La terapia è a base di immunoglobine, antispastici e farmaci antiedema cerebrale.