Si ferisce al braccio con la motosega, i medici le salvano l'arto
Ha avuto successo il complesso intervento chirurgico eseguito all'ospedale di Oderzo
ODERZO - Grazie al tempestivo operato del pronto soccorso di Oderzo e al successivo complesso, intervento dell’équipe del reparto di ortopedia, guidata dal dr. Enrico Rebuzzi, ad una giovane donna di 24 anni, rimasta coinvolta la scorsa settimana in un incidente mentre tagliava della legna, è stato salvato il braccio.
La paziente è rimasta impigliata con i vestiti nel motore della motosega che stava utilizzando, con conseguente grave torsione del braccio e lacerazione dei tessuti.
“Una volta stabilizzata - spiega Rebuzzi - grazie all’aiuto di tutto il personale di reparto, di sala e ai colleghi anestesisti, diretti dal dr. Paride Trevisiol - con un intervento durato molte ore abbiamo salvato l’arto alla paziente. Inizialmente sono state sintetizzate le molteplici fratture, quindi sono stati riparati i tendini, i muscoli e i vasi. E’ stato un intervento delicato e complesso ma possiamo dire con un buon esito. La difficoltà di tali operazioni chirurgiche – prosegue il primario- consistono inizialmente in un intervento precoce, in un dettagliato bilancio delle lesioni ed in una tecnica precisa. Oggi, grazie alle nuove metodiche di osteosintesi e microchirurgiche, è possibile fare miracoli.
Un particolare elogio va ai miei colleghi, dr. Schiavetti, dr. Francescotto e dr. Buffolo – sottolinea il primario - che hanno protratto il loro orario di lavoro, come sempre fanno nei casi di urgenza, perché c’è bisogno di specialisti aggiunti per rafforzare il team ed offrire il massimo delle prestazioni.” “Da molti anni l’ortopedia opitergina si è distinta nella chirurgia dell’arto superiore e questo delicato intervento conferma i livelli di eccellenza raggiunti – afferma il direttore generale, dr. Francesco Benazzi. Importante questa esperienza non solo per la qualità dell’offerta ai pazienti ma anche per l’esperienza che può essere trasmessa ai giovani specializzandi. A tutto il personale il mio ringraziamento e i miei complimenti”.
OT