SICUREZZA ANTISISMICA NELLE SCUOLE VITTORIESI, CHE FINE HA FATTO?
"Usiamo i soldi della Bretella per l'edilizia scolastica"
Vittorio Veneto – Sicurezza nelle scuole: dopo ogni scossa sismica se ne torna a parlare. All’alba delle elezioni amministrative era stato il terremoto in Abruzzo, con il crollo della casa dello studente de L’Aquila, a far balzare anche in cima al dibattito pre elettorale vittoriese la sicurezza sismica delle scuole.
Oggi, dopo la scossa che ha fatto leggermente tremare la Marca, il 6 dicembre scorso, qualcuno chiede dove siano finiti gli interventi promessi a Vittorio Veneto. Il qualcuno è Michele Bastanzetti, leader del Coordinamento dei comitati spontanei vittoriesi.
Il Sindaco, su mia precisa domanda ad una pubblica assemblea durante l’ultima campagna elettorale, aveva confermato che l’argomento rappresenta per Vittorio Veneto una priorità assoluta – ricorda Bastanzetti - anche considerando che la classe di rischio della nostra città è identica a quella de L’ Aquila”.
Bastanzetti invita quindi Da Re a disporre una perizia antisismica su tutte le scuole cittadine, comprese le private.
“Tutti, ma soprattutto i genitori, hanno il diritto di sapere se i loro figli svolgono attività didattica in ambienti sicuri oppure no”, sostiene Bastanzetti.
E che fare se gli edifici scolastici risultassero non sicuri? Bastanzetti propone, se le perizie confermeranno la fondatezza delle preoccupazioni, di chiedere l’immediato storno delle cifre stanziate da Provincia e Regione per la bretella di Ceneda a favore dell’edilizia scolastica. “Conta di più l’incolumità dei nostri figli o realizzare un’opera tanto palesemente errata? Da ricordare che la bretella a consuntivi finali, tutto incluso, sforerà tranquillamente la spesa di 20 milioni di euro”.