TREVISO - Blocco auto, domeniche a piedi, targhe alterne, incentivi per auto elettriche e caldaie. Ancora troppo poco. Non basta per fermare lo smog che respiriamo. Nei primi otto mesi del 2023 in provincia di Treviso la concentrazione media di polveri sottili Pm 2,5 è stata di 20,6 microgrammi per metro cubo, il doppio rispetto al limite per la salute umana, fissato all’Oms, di 10 microgrammi.

A dirlo un’indagine pubblicata dal Sole 24Ore frutto di un lavoro della Deutsche Welle in collaboraione con lo European Data Journalism Network, su dati satellitari del servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus. Cremona è la provincia più inquinata. A seguire si trovano la provincia di Monza e Brianza, Milano, Mantova e Padova. Tra le 58 province più inquinate ce ne sono alcune anche al sud: si tratta di Napoli, Caserta, Benevento, Taranto ma è la Pianura padana che si conferma l’area più inquinata a livello europeo.

In Italia sono 30 i territori inquinati con valori in aumento sul 2018, Treviso è uno di questi, classificandosi al nono posto delle province più inquinate d’Italia. Ma in generale tutto il Veneto ha dato peggiori rispetto a 5 anni fa. Padova di posizionata al quinto posto e Verona al settimo.

Intanto dal 1 ottobre a Treviso è scattata l’ordinanza antismog che però non ha stretto le limitazioni rispetto agli anni scorsi. Ieri il comune ha fissato le ultime domeniche ecologiche del 2023. La prima sarà domenica 15 ottobre, poi il 5 novembre e martedì 26 dicembre. Lo stop alla circolazione riguarderà la zona dentro Mura e scatterà alle 9 del mattino fino alle 18 per tutti i veicoli a motore nella zona dentro mura. Al fine di rendere agevole l’accesso ai visitatori verrà predisposta apposita cartellonistica stradale e infografiche sui pannelli a messaggio variabile installati lungo le principali vie d’accesso della città.

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