Nel mondo del trading c’è una modalità di investimento che si sta facendo strada in maniera importante. Stiamo parlando del social trading. Si tratta di una nuova modalità di operare che unisce il concetto di trading così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi a quello di social network. In effetti viviamo in un’era prettamente “social”, caratterizzata dal grande sviluppo di Social Network come Facebook.

 

Il concetto di social network, di rete sociale, pervade ormai molte attività umane, dal recruiting agli acquisti B2B ed è dunque normale che anche il trading si evolva in questa direzione.

 

Con il social trading i migliori trader mettono a disposizione di tutti le loro decisioni operative. In modo completamente automatico è possibile iscriversi come follower di un bravo trader e ricevere tutti i suoi segnali operativi in modo da ripetere esattamente gli stessi passi. Ovviamente è la piattaforma scelta che segue le stesse operazioni, senza nessun bisogno di intervenire. Il social trading e le sue regole stanno attirando l’attenzione di migliaia di utenti, affascinati dalla possibilità di guadagno. Questo perché, in questo modo, il trader inesperto può guadagnare sui mercati anche senza un grande sforzo. E che cosa ci guadagna il trader esperto che accetta di farsi copiare? Semplice, le migliori piattaforme di social trading remunerano in maniera sontuosa (non è per nulla difficile arrivare a 10.000 euro mensili) coloro che mettono a disposizione della comunità i propri trading. Ovviamente bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti. Il primo aspetto è la scelta della piattaforma di social trading sulla quale fare social trading. Ricordiamoci che facendo social trading mettiamo, indirettamente, il nostro denaro nelle mani di un altro trader, quindi dobbiamo sceglierlo in maniera assolutamente adeguato.

 

In ogni caso il successo di questa pratica è stato tale che ormai è diventato un pilastro per l’operatività di molti trader, soprattutto tra i più inesperti.

 

Nonostante ciò non è possibile pensare di scegliere un solo trader, anche se è il migliore di tutta la piattaforma. Bisogna diversificare, scegliendo trader con profili di rischio differenti.

 

Inoltre è assolutamente necessario verificare, giorno dopo giorno, le performance dei vari trader, eliminando quelli che non soddisfano i requisiti minimi di redditività e inserendone di nuovi.

 

La diversificazione, dunque, è un concetto fondamentale anche per chi fa social trading. Nel caso specifico, diversificare significa copiare un buon numero di trader professionali (guru). Perché questo consiglio? Se iniziamo a copiare solo un trader, anche se è il migliore della piattaforma, e quello sbaglia, potremmo perdere dei soldi.

 

Se invece ne copiamo più di uno, l’eventuale errore di uno è coperto dai profitti degli altri.

 

Il principio della diversificazione può essere applicato ulteriormente per la selezione dei trader da copiare. Ad esempio, se copiamo solo trader che si occupano di criptovalute e le criptovalute crollano improvvisamente, potremmo rischiare di perdere dei soldi. Se invece, solo uno dei guru che copiamo opera con le criptovalute, le eventuali perdite sono coperte dai profitti fatti dagli altri. Molto importante è il fattore del monitoraggio continuo. In pratica, è consigliabile verificare giorno dopo giorno che i trader selezionati per la copia stiano producendo profitti elevati. In caso contrario, è meglio smettere di copiarli.

 

In secondo luogo, conviene verificare costantemente se ci sono altri trader professionali bravi che vale la pena seguire. E’ ovvio che la verifica implica uno sforzo costante, almeno qualche minuto al giorno.

 

Sulle varie piattaforme è possibile fare social trading di criptovalute e azioni così come anche di CFD. I CFD sono strumenti complessi che comportano alto rischio di perdita a causa della leva finanziaria. Il 66% degli investitori retail perde soldi con questo fornitore. Dovremmo considerare se conosciamo i meccanismi di funzionamento dei CFD e se possiamo permetterci il rischi di perdere soldi. Le criptovalute sono un asset molto volatile e per questo non sono adatte a tutti gli investitori. A parte i CFD, il trading di criptovalute non è regolamentato e quindi non è supervisionato da nessuna autorità dell'Unione Europea.

 

Nonostante la facile accessibilità e l'approccio 'semplice', il social trading non è per tutti. Anche se è stato lodato per la sua capacità di abbattere alcune delle barriere all’inclusione finanziaria, è anche stato criticato per avere minimizzato le conoscenze indispensabili per operare correttamente sui mercati finanziari.

 

Uno dei peggiori errori che un social trader possa fare è pensare che questo metodo consenta di eliminare completamente il rischio. Qualsiasi operazione prevede dei rischi ed è naturale che i trader registrino una perdita, prima o poi. L’idea di affidarsi al giudizio di terzi, pur conservando in prima persona tutto il rischio della perdita, viene tuttavia vista come un consistente svantaggio del social trading.

 

I mercati finanziari richiedono conoscenza e pazienza e anche se il social trading può potenzialmente aiutare a facilitare alcuni passaggi, lo fa a spese dell’esperienza. È importante accertarsi di capire esattamente ciò che si sta facendo e adottare una corretta strategia di gestione del rischio.