Sono gay, sono lesbica, sono bisessuale, sono trans e questa chiesa è per me
Veglie di preghiera dal forte messaggio di inclusione
TREVISO - In quattro chiese del Veneto, una significativa citazione dal Vangelo di Matteo è stata utilizzata per invitare alla partecipazione a veglie di preghiera dal forte messaggio di inclusione: "This church is for YOU, ME, HIM, HER, THEY, THEM" (Questa chiesa è per TE, ME, LUI, LEI, LORO). Ogni parola è stata associata a una striscia colorata, affermando che non esiste diversità di genere nella comunità cattolica. Questa iniziativa, promossa dai gruppi LGBT delle quattro città, è stata un invito a una veglia di preghiera, ma non è stata ben accolta dai tradizionalisti.
Le veglie hanno ricevuto il sostegno dell'organizzazione "Più grandi dell'amore" e hanno coinvolto non solo religiosi, ma anche persone omosessuali, eterosessuali e familiari. Tuttavia, alcuni sacerdoti coinvolti hanno ricevuto messaggi insulti da parte di esponenti più conservatori della Chiesa. Don Giorgio Riccoboni, parroco di San Giuseppe a Treviso, ha sottolineato che sebbene alcune frange della Chiesa siano ancorate a una tradizione monolitica, non rappresentano la maggioranza, e l'importante è che ci sia rispetto reciproco e accoglienza.
Le Curie non hanno espresso opposizioni, anche perché negli ultimi tempi sono state promosse iniziative di apertura. Ad esempio, don Gabriele Pipinato, assistente diocesano dei gruppi LGBT+, ha organizzato giornate di spiritualità a Villa Immacolata di Torreglia, in provincia di Padova, citando il concetto di "Molte sono le membra, ma uno solo il corpo" dalla Prima lettera di Paolo ai Corinzi, a sottolineare l'unità e la diversità all'interno della comunità ecclesiale. I gruppi "Il Mandorlo" e "Emmanuele", composti da giovani e adulti cristiani, hanno promosso l'iniziativa, esprimendo il desiderio di una Chiesa aperta a tutti, con spazi inclusivi e dove l'identità di ogni individuo sia valorizzata.
In Puglia, le veglie di preghiera contro l'omobitransafobia hanno sollevato controversie. L'arcivescovo di Bari ha chiarito che l'iniziativa non era organizzata dall'Arcidiocesi di Bari-Bitonto, mentre la Curia diocesana di Lecce ha sottolineato che la veglia sarebbe stata un momento di preghiera contro ogni forma di discriminazione.
Le veglie di preghiera inclusiva hanno evidenziato le opinioni divergenti all'interno della Chiesa cattolica, con alcune diocesi che accolgono l'iniziativa come un segno di apertura e rispetto, mentre altre mostrano riserve o distanziamento. Tuttavia, è importante sottolineare che sono state intraprese iniziative di apertura