Montebelluna - Nel 2006 è stato emanato un decreto legge che prevedeva un taglio ai finanziamenti dello Stato a favore degli enti Pubblici, in previsione dell’aumento delle entrate provenienti dal maggior gettito ICI. Aumento, che sarebbe derivato da quei fabbricati che per effetto delle nuove disposizioni, avrebbero perso il requisito di ruralità e quindi dell’esenzione dell’ICI, piuttosto che dal corretto classamento dei fabbricati non residenziali o ancora dall’adeguamento dei moltiplicatori per alcune categorie di immobili.
Ci sarebbe dovuta essere quindi una sorta di compensazione, per i Comuni, tra i tagli dei finanziamenti e le maggiori entrate ICI, per la cui effettiva realizzazione è necessaria però una disciplina attuativa. In attesa di questi provvedimenti attuativi è stata però comunque introdotta, con un decreto ministeriale dell’anno scorso, una norma transitoria per procedere ai tagli per un ammontare di circa 609,4 milioni di euro. La direzione Centrale della Finanza Locale del Ministero ha operato questa riduzione dei finanziamenti non in misura proporzionale ad ogni singolo ente, tenendo quindi conto di ogni specificità e di dati reali, ma in misura proporzionale generalizzata tra tutti i comuni.
Il comune di Agugliario, unitamente ad Anciveneto, ha fatto ricorso al TAR Veneto contro gli atti ministeriali con cui sono stati disposti i tagli agli enti locali a fronte del presunto maggior gettito ICI. IL TAR ha accolto l’istanza di sospensiva proposta, affermando che il Ministero dell’Interno avrebbe dovuto attendere la comunicazione dell’Agenzia del territorio circa la maggior base imponibile per ciascun Ente. Anciveneto, di fronte all’esito positivo ottenuto dal TAR, si è fatto promotore di un ricorso unitario di più comuni al Capo dello Stato contro questi tagli indiscriminati.
La giunta, considerato il fatto che questi tagli avrebbero un peso sul comune di 208.000 euro, a fronte dell’incertezza sull’importo delle maggiori entrate provenienti dall’ICI, ha deciso di aderire all’iniziativa di Anciveneto, versando un contributo di 800 €, al fine di unirsi a questo ricorso al Capo dello Stato con l’istanza di sospensione degli atti impugnati e di partecipare alle altre iniziative che Anciveneto promuoverà al riguardo.