31/01/2025nebbia

01/02/2025pioggia

02/02/2025poco nuvoloso

31 gennaio 2025

Castelfranco

TRAPIANTO DI RENE TRA VIVI: DUE CASI A CASTELFRANCO

L’Aned lancia un appello: «Donate gli organi ai vostri famigliari, si ridurranno le liste d’attesa»

| |

| |

Castelfranco – Due casi eccezionali di trapianto di rene tra vivi a Castelfranco nell’ultimo anno: gli organi sono stati donati dai famigliari prima ancora che il trapiantato entrasse in dialisi. Se la pratica prendesse piede potrebbe rappresentare una svolta significativa nel mondo degli emodializzati.

Si darebbe un taglio drastico alle liste d’attesa, e ci sarebbe anche la possibilità di evitare a tanta gente di sottoporsi ad emodialisi per anni (magari inutilmente, dato che alla fine il rene per un trapianto può anche non arrivare mai).

Antonio Giacon, referente per Castelfranco dell’Aned (Associazione Nazionale Emodializzati), lancia un appello a tutti coloro che si trovano ad avere un congiunto in dialisi.

«Fondamentalmente è un fenomeno culturale - afferma Antonio Giacon -. Si potrebbe dare un taglio consistente alle liste d’attesa. Ci rendiamo conto che non è una cosa facile. Donare un rene da vivi, anche se si tratta di un atto d’amore per il proprio figlio, non è sicuramente una cosa semplice. Ma gli effetti sarebbero importantissimi. Se c’è la compatibilità si scansano le liste d’attesa e poi la casistica di sopravvivenza del rene è maggiore. Non ci si sottopone alla dialisi che a lungo andare complica le funzioni dell’organismo».

I due casi di pazienti seguiti all’ospedale di Castelfranco sono i primi in cui si è saltato il passaggio per un periodo di emodialisi. Di solito si va avanti qualche anno sperando che intanto il rene arrivi, e solo quando ci si rende conto che potrebbe non arrivare e che potrebbe quindi essere troppo tardi, i famigliari optano per la donazione da viventi.

«Era già accaduto in passato che ci fossero trapianti di rene tra vivi – dice ancora Giacon -, ma l’eccezionalità di questi due casi consiste nel fatto che coloro che avevano la necessità di essere trapiantati hanno avuto la disponibilità del rene prima ancora di entrare in dialisi. Un passaggio che ha evitato molte complicazioni e sofferenze. Non hanno fatto nemmeno un giorno di dialisi, non si sono dovuti privare di niente e passare per un’esperienza, inutile dirlo, non facile».

 



Leggi altre notizie di Castelfranco
Leggi altre notizie di Castelfranco

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×