TRASPORTI: GLI STUDENTI VOGLIONO PARLARE CON MURARO
Studenti in prima linea per denunciare problemi locali e nazionali. La rete degli studenti medi aderisce allo sciopero della Cgil
| Laura Tuveri |
TREVISO - La Rete degli Studenti medi di Treviso annuncia un nuovo anno scolastico di impegno contro i problemi locali e nazionali. Innanzitutto si sta occupando, prima che inizi l’anno scolastico, della situazione del trasporto locale e pertanto ha chiesto un incontro con il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro.
“La Rete degli Studenti di Treviso – spiega la referente Silvia Trevisini - è seriamente preoccupata per l’inizio della scuola e per gli ostacoli che quasi ogni studente dovrà affrontare nel caso non si trovasse una soluzione. Avere trasporti inefficienti significa ostacolare lo studente, e quindi depotenziare il diritto allo studio”.
Gli studenti, promette la giovane studentessa, non resteranno immobili a guardare e preannunciamo una serie di mobilitazioni per sottolineare l’urgenza di questo accordo tra istituti scolastici, aziende dei trasporti, sindacati e Provincia. “Chiediamo – prosegue Trevisini - di essere presenti come associazione al vertice che si terrà il 5 settembre”.
E la Rete degli studenti medi aderirà anche allo sciopero generale indetto dalla Cgil martedì 6 settembre per gridare a piena voce la loro stanchezza e delusione per essere considerati ‘spettatori’ inerti di ciò che sta succedendo nel Paese e per ribadire la ferma volontà di essere riconosciuti soggetti sociali e politici.
“Le nostre scuole sono state fino ad adesso oggetto di tagli incredibili e con questa manovra ci viene proposto di tagliare ancora servizi e welfare. Che futuro dobbiamo dunque aspettarci? Come sarà possibile, in una situazione già disastrosa, garantire il diritto allo studio?” si chiede la referente degli studenti trevigiani che promette un anno di impegno per tentare di cambiare le cose fin dal primo giorno di scuola, il prossimo 12 settembre, per ricordare a tutti, studenti, docenti e cittadini, che la scuola appartiene agli studenti e va difesa oggi più che mai.