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26 novembre 2024

Treviso

Treviso, tre sedi museali per celebrare Renato Casaro, il cartellonista del cinema

Apre al pubblico domani la mostra dell'artista trevigiano che ha creato le locandine dei più famosi film

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Renato Casaro

TREVISO - L’attesa è finita. Finalmente si potranno ammirare i capolavori del cinema disegnati da Renato Casaro, un’artista che ha saputo trasporre, disegnandola, l’anima di un film in un manifesto.

Apre ufficialmente domani, domenica 13 giugno, la mostra “Renato Casaro. L’ultimo cartellonista del cinema. Treviso, Roma, Hollywood” in ben tre sedi museali cittadine: due del museo Nazionale Collezione Salce che per l’occasione apre nella ritrovata chiesa di Santa Margherita e al Complesso di San Gaetano e ai musei civici di Santa Caterina.

Da Treviso a Roma a Hollywood, attraversando con la sua arte la seconda metà del secolo scorso, Casaro ci lascia in eredità una mirabile galleria di manifesti, testimonianza fondamentale per la storia del cinema.

A curare la mostra sono Roberto Festi e Eugenio Manzato, con la collaborazione di Maurizio Baroni, tre specialisti del settore, che hanno analizzato l’enorme archivio di Casaro selezionando testimonianze di un percorso artistico durato cinquant’anni.

Il sodalizio di Casaro con il cinema era iniziato quando, ancora ragazzo, Casaro iniziò a creare le grandi sagome, pezzi unici dipinti a mano, che venivano collocate all'ingresso del Cinema Teatro Garibaldi e del Cinema Esperia di Treviso.
 È del ’55 il suo primo manifesto ufficiale per Criminali contro il mondo.

Artigiano di genio, sin dagli esordi Casaro misura la sua arte con quanto Cinecittà e il cinema internazionale andavano proponendo. Via via il suo stile conquista grandi registi e Hollywood: Jean- Jacques Annaud, Dario Argento, Marco Bellocchio, Ingmar Bergman, Bernardo Bertolucci, Tinto Brass, Francis Ford Coppola, Milos Forman, Sergio Leone, Giuseppe Tornatore, Francois Truffaut, Carlo Verdone.

La mostra documenta 170 film dei mille e più per i quali egli lavorò e lo fa partendo dal "prodotto finito", ovvero dai manifesti a due e quattro fogli, destinati alle sale cinematografiche o all'affissione.

A Santa Caterina si sviluppa la sezione Treviso, Roma, Hollywood, una carrellata di opere che si abbinano e si completano con quelle presentate, con il titolo "L’ultimo cartellonista", nella innovativa sede di Santa Margherita dove è stata allestita anche una sezione didattica e dove i visitatori più giovani potranno, in totale autonomia, creare un loro manifesto di cinema. E ancora, un sezione dedicata agli ipovedenti con la riproduzione tridimensionale del celebre affisso “Il tè nel deserto”.

Una terza sezione, dal titolo “Dall’idea al manifesto”, è allestita negli spazi del complesso di San Gaetano. Qui il pubblico può scoprire l’intera filiera per la creazione di un manifesto: dai contatti con le case di produzione o di distribuzione ai primi schizzi a matita; dal bozzetto di prova a quello esecutivo. Sei film simbolo di Casaro raccontano, con una forte valenza didattica, tutto il mondo tecnico e artistico che sta dietro la creazione di un manifesto.

Biglietto unico per le tre sedi espositive (valido un mese): 15 euro, ingresso sede singola 9 euro Prenotazioni e prevendita: www.vivaticket.com

 


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Isabella Loschi

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