TUMORI DELLA PELLE: 800 NUOVI CASI OGNI ANNO
L’Ulss 9 avvia uno piano decennale di prevenzione per la neoplasia più frequente nel trevigiano
| Laura Tuveri |
TREVISO – Purtroppo sono in constante e preoccupante aumento i tumori della pelle: tra quindici anni saranno il 28% di tutte le neoplasie. Lo stima il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 di Treviso. Tuttora costituiscono il 20% circa dei tumori rilevati nel bacino d’utenza dell’azienda trevigiana che negli ultimi 5 anni in media ha registrato 813 nuovi casi all’anno su un totale di 3.462 casi di tumori.
Lo scorso 4 febbraio in occasione del World Cancer Day – che quest’anno è dedicato proprio alla prevenzione attraverso la difesa dai raggi ultravioletti - a Treviso è iniziato un lungo percorso di prevenzione, di durata decennale, denominato “Sotto questo sole … un modo intelligente di stare al sole”. Con i primi caldi primaverili e poi con l’esplosione dell’estate a chi non fa voglia di esporsi al sole per conquistare una bella pelle ambrata che conferisce un aspetto più bello e giovanile, ma non tutti, purtroppo usano le precauzioni adeguate, ovvero le creme protettive, oppure si espongono negli orari più rischiosi, in nome di una bellezza che poi, se il comportamento persiste per decenni, si paga con rughe, macchie sulla pelle, ma soprattutto con le più pericolose neoplasie.
“Oggi il tumore della pelle è la prima neoplasia come frequenza nell’ Ulss 9 e rappresenta più del 20 per cento del totale dei tumori – sottolinea Pier Paolo Faronato, direttore sanitario dell’Ulss9. Ogni anno nel territorio della nostra azienda si stimano circa 800 nuovi casi di tumore della pelle (polmone 155, colon 332, mammella 386 negli ultimi 5 anni) dei quali 65 sono melanomi, di 20 con esito fatale, in pratica le forme più aggressive che colpiscono in età avanzata, ma non solo”.
Questi dati, insomma, ci fanno capire che la situazione non è per nulla rosea e i sanitari sono preoccupati visto che dal 1987 rilevano un costante incremento dei tumori della pelle passati da circa 200 a oltre 800 casi l’anno. Le previsioni non sono rosee dato che nel prossimo quinquennio è previsto un aumento dei casi fino a 1000 e per il 2026 si ipotizza che i tumori della pelle possano arrivare ad essere ben il 28 per cento del totale. Ed è proprio per prevenire tale preoccupante progressione dei casi tumorali che l’Ulss 9 ha avviato un programma di prevenzione che ha lo scopo di sensibilizzare sui rischi connessi all’eccessiva esposizione al sole.
L’iniziativa e tutte le azioni necessarie verranno realizzate in collaborazione con Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e Apio (Associazione Prevenzione Informazione Oncologica). E’ risaputo, come dicono gli esperti, come il sole fa bene se ci si espone in modo intelligente, diversamente può essere estremamente pericoloso.
Il piano consiste in una campagna divulgativa, interventi formativi e informativi mirati soprattutto alle categorie a rischio (in particolare a adolescenti e giovani) interventi sull’ambiente, promozione della diagnosi anticipata e sorveglianza con lo scopo di un contesto favorevole alla prevenzione dall’esposizione agli ultravioletti, prevedendo un’ampia collaborazione della sanità, ovvero di più dipartimenti (dermatologia, oncologia, pediatria, distretti, pediatri di libera scelta, farmacisti e altri ancora) ma anche di quanti sono coinvolti da questo problema. Si tratta di tutte quelle le associazioni che lottano contro il cancro, la scuola, i Comuni, i commercianti, le associazioni giovanili, organizzazioni sindacali e di categoria, agenzie di viaggio.
Ma anche le estetiste sono pronte a collaborare con l’Ulss 9. Lo ha affermato Anna Serra, presidente provinciale estetiste Confartigianato Marca Trevigiana. L’associazione da tempo ha avviato una campagna presso i loro centri estetici i di informazione e sensibilizzazione della clientela per un uso corretto dei solarium. “Con particolare entusiasmo manifestiamo subito la nostra disponibilità a collaborare con gli operatori sanitari a sostegno della campagna.
La categoria, conscia dei rischi in cui la clientela può incorrere a fronte di una non corretta esposizione si è sempre adoprata per una corretta regolamentazione del settore. Ricordiamo a tal proposito che ciascun centro che offre prestazioni di solarium deve avere al proprio interno una figura con la qualifica professionale di estetista a garanzia della corretta informazione del cliente e del corretto uso delle apparecchiature” ha detto Serra che ricorda che il fai da te domestico così come i centri che operano senza rispettare le normative vigenti sono difficili da combattere che, purtroppo, continuano a creare situazioni di pericolo per l’utente.
La presidente auspica il potenziamento dei controlli di tali strutture e la verifica dei requisiti tecnici delle apparecchiature in commercio per controllare che rispondano alle normative tecniche europee che regolamentano il settore. Ulteriori dati, iniziative e consigli di salute si possono trovare nell’apposito focus all’home page www.ulss.tv.it.