Un allievo dello Steffani di Castelfranco suona alla messa per papa Benedetto XVI
Lorenzo Ancillotti, diplomato in organo, si è trovato quasi per caso a suonare a fianco della salma del papa emerito: "È stata un’emozione indescrivibile"
CASTELFRANCO/ROMA – Nei giorni di lutto per la scomparsa di Benedetto XVI, nel suo piccolo anche Castelfranco è partecipe attiva al cordoglio del papa emerito. E lo fa attraverso la musica, con l’esecuzione di brani per organo da parte di un allievo del Conservatorio “Agostino Steffani”, Lorenzo Ancillotti. 37enne originario di Empoli, Lorenzo si è diplomato in organo e composizione a Castelfranco, intraprendendo poi una brillante attività concertistica in Italia e all’estero, oltre che un percorso di studio e ricerca riguardo la musica sacra e il repertorio per organo nei secoli otto e novecento.
In Vaticano per rendere l’ultimo saluto a papa Benedetto XVI, martedì 3 gennaio Lorenzo si è trovato a suonare l’organo in una delle messe in suffragio al defunto pontefice, a fianco della salma di Joseph Ratzinger e delle migliaia di fedeli giunti nella basilica di San Pietro a dare l’ultimo saluto al papa emerito.
"Quando sono arrivato – racconta lo stesso Ancillotti – non avrei mai pensato ad una cosa così. Ero andato soltanto a rendere omaggio a papa Ratzinger, un pontefice al quale io ero legatissimo per la storia e per il percorso che ha compiuto. L’organista ufficiale della basilica di San Pietro è stato il mio insegnante al Conservatorio di Castelfranco e per questo ho deciso di chiamarlo e salutarlo. È stato lui a domandarmi se avessi avuto piacere di suonare nella messa in suffragio del Papa". Il maestro di Lorenzo è Gianluca Libertucci, già docente di organo e composizione organistica allo Steffani e da oltre trent'anni organista del vicariato per la Città del Vaticano nella basilica di San Pietro, dove ha inoltre diretto i lavori di restauro di tutti gli organi della basilica.
Ritornando alla giornata di martedì, Lorenzo Ancillotti aggiunge: “Avevo già suonato all’interno della basilica di San Pietro anche in passato, ma sinceramente non mi era ancora mai capitato di farlo in occasione di una messa in suffragio del Papa. E che papa: Benedetto XVI, per me, ha rappresentato tantissimo e per questo è stata davvero un’emozione molto grande. Non avevo niente davanti, proprio perché si è trattato di una cosa davvero molto improvvisata. E così mi sono ritrovato a suonare, ma alla fine penso di essermela cavata abbastanza bene".
Foto tratte da Facebook e dal sito del Comune di Empoli.