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28 marzo 2024

Castelfranco

Un nuovo Consiglio di Amministrazione per rilanciare l'asilo Umberto I

Tra i problemi principali il deficit finanziario e i pochi iscritti. Il neo-presidente Battiloro: «Lavoreremo con entusiasmo e convinzione per far ritornare l'Umberto I punto di riferimento della città».

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Domenico Battiloro e l'asilo Umberto I

CASTELFRANCO - Rilanciare l’asilo Umberto I, Istituzione fondata nel 1889 e punto di riferimento storico per la città. Questo è l’obiettivo del nuovo Consiglio di Amministrazione (CdA) del'Ipab costituitosi il 20 dicembre 2021, con un mandato di 5 anni. Un compito non certo facile e per certi aspetti assai gravoso, tra deficit di bilancio e calo di iscrizioni. Tuttavia, la squadra guidata dal presidente Domenico Battiloro, supportato da Simonetta Benetollo, Maria Ida Porcellato, Enrico Quagliotto e Andrea Zonta, non si è tirata indietro di fronte alle difficoltà e con spirito di servizio si è messa già al lavoro per risanare la situazione.

Il presidente Battiloro illustra le prime azioni intraprese: «Stiamo prendendo visione della situazione economica finanziaria e patrimoniale dell’asilo. Il quadro non è semplice, però ci sono delle potenzialità inespresse, ad esempio il grande parco esterno o la cucina interna della scuola. Dalla nostra parte abbiamo energia ed entusiasmo, oltre che l’appoggio dei tutta la compagine politica, sia di maggioranza, sia di opposizione».

Riguardo il parco, il CdA ha ricevuto garanzie dal sindaco che il tanto contesto progetto di realizzazione del collegamento stradale tra via Matteotti e borgo Pieve, che sarebbe dovuto passare esattamente sopra il parco dell’asilo, è stato stralciato dal DUP.

«Il primo passo – prosegue Battiloro – saranno i lavori di manutenzione straordinaria, come la sistemazione del parco e la sostituzione delle tegole danneggiate del tetto. Per questo lavori c’è già la copertura finanziaria da parte del Comune con lo stanziamento di 70mila euro».

Tuttavia, il problema maggiore dell’asilo è il senso di affidabilità che non è riuscito a trasmettere in questi anni, in primis a causa della mancanza di un referente stabile dell’ente. Questo ha reso la struttura sotto utilizzata: attualmente l’asilo è frequentato da 52 bambini, su un potenziale di 150.

L’asilo è infatti gestito da due cooperative (Codess e Stella) e non vi sono dipendenti comunali. C’è unicamente un funzionario comunale, Vasco Bertollo, che fa le veci di direttore, ma solamente per 4 ore settimanali. Per tale motivo, il nuovo CdA ha ottenuto l’aumento a 12 ore settimanali l’impegno di Bertollo già da gennaio, mentre c’è la volontà di assumere un direttore in pianta stabile, che sia da riferimento per i genitori e le due cooperative e che operi una vigilanza costante, ad esempio sullo svolgimento dei programmi educativi.

La mancata appetibilità per l’asilo si accompagna con l’altro grande problema dell’Umberto I, ossia il deficit di oltre 700mila euro, formato per lo più da debiti verso le due cooperative. Si tratta di un buco che può essere colmato da un lato riducendo e razionalizzando le spese, dall’altro incrementando le entrate, attraverso l’iscrizione di più bambini e la valorizzazione del patrimonio immobiliare. È infatti volontà nel nuovo CdA di non aumentare le tariffe, mentre è inoltre in fase di studio un nuovo piano di comunicazione in favore dell’asilo. Si sta inoltre ipotizzando la stipula di convenzioni con le aziende del territorio, per far frequentare l’asilo ai figli dei dipendenti delle diverse ditte.

«La nostra sfida è risanare l’ente, un obiettivo che cercheremo di raggiungere con entusiasmo e convinzione. L’asilo Umberto I deve riaprirsi alla città, affinché torni ad essere un suo punto di riferimento» conclude Battiloro.

 


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Leonardo Sernagiotto

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