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09 novembre 2024

Nord-Est

Unabomber, brusco rallentamento nelle indagini

Ai periti nominati dal Gip sono stati infatti consegnati alcuni reperti non inclusi nell'elenco fornito durante l'udienza di conferimento dell'incarico dello scorso 28 marzo

| Gianandrea Rorato |

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Unabomber, brusco rallentamento nelle indagini

TRIESTE - Nelle ultime ore rallentamento delle indagini, da poco riaperte, su Unabomber. Ai periti nominati dal Gip sono stati infatti consegnati alcuni reperti non inclusi nell'elenco fornito durante l'udienza di conferimento dell'incarico dello scorso 28 marzo. La difesa I consulenti della difesa dei fratelli Elvo e Galliano Zornitta, due degli 11 indagati, hanno sollevato l'incongruenza. E ora si attende che l'autorità giudiziaria definisca il materiale da cui estrarre eventuali tracce di DNA per tentare di risalire al bombarolo che tra il 1994 e il 2006 disseminò il terrore nel Nord Est.

L'incidente probatorio, disposto dal gip Luigi Dainotti su richiesta della Procura di Trieste per cercare eventuali tracce genetiche sui reperti con le nuove tecnologie, è stato avviato il 28 marzo. Nel quesito posto dal Gip sono elencati dieci reperti, tra cui ordigni inesplosi, che riguardano altrettanti attentati commessi tra il 6 marzo 2000 a San Vito al Tagliamento e il 28 ottobre 2007 a Zoppola. Ma gli involucri giunti nei laboratori d'analisi contenevano anche altro materiale, che la Procura non aveva chiesto di esaminare. E' stato Lago a informare il Gip inviando una nota in cui si recepiscono le osservazioni che i consulenti di parte hanno avanzato all'apertura degli involucri.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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