Vazzola in lutto per la piccola Rokhaya, morta soffocata a sei mesi
Nelle messe del weekend, in tutte le chiese della zona, si è pregato per l’anima della piccola
| Angelo Giordano |
VAZZOLA – La comunità di Vazzola è stretta attorno alla famiglia della piccola Rokhaya Guisse, sei mesi, morta tragicamente giovedì scorso. Un boccone andato di traverso ha causato il soffocamento della neonata, nonostante i tentativi disperati di soccorso. Il paese, sconvolto, ha ricordato la piccola in un clima di dolore collettivo, con numerosi messaggi di cordoglio e alcune attività chiuse in segno di lutto.
Le prime a intervenire sono state le farmaciste di Tezze, che hanno cercato di liberare le vie respiratorie della bambina in attesa dell’ambulanza. Una volta sul posto, i sanitari del 118 hanno tentato di rianimarla per lunghi minuti, prima di trasportarla d’urgenza all’ospedale di Conegliano. Purtroppo, il cuore di Rokhaya non ha più ripreso a battere.
Nelle messe del weekend, in tutte le chiese della zona, si è pregato per l’anima della piccola. "Una preghiera per questo angioletto", ha detto don Alberto Basso durante le commemorazioni dei defunti, condividendo con i fedeli il dolore di una comunità intera.
Nell’appartamento della famiglia, parenti e amici si sono radunati per confortare mamma Awa e papà Lamine, devastati dalla perdita. Rokhaya lascia anche due fratelli maggiori e un nonno che vive con loro, i quali faticano a capire e accettare la tragedia.
Il sindaco Alessandro Brait ha fatto visita ai genitori della bambina, portando la solidarietà di tutta Vazzola. L’amministrazione comunale ha offerto assistenza psicologica e logistica ai familiari, e ha messo a disposizione risorse per il rimpatrio del feretro. Anche le comunità senegalesi della zona si sono mobilitate per aiutare i Guisse in questo momento di dolore.
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