PAESE - Rischia di tornare ad essere di competenza della magistratura un conflitto familiare con un professionista di Paese che vorrebbe impedire alla suocera, di origini siciliane, di visitare la tomba della figlia, scomparsa alcuni anni fa.

L'uomo, 58 anni, che accusa la donna di non aver mai perdonato alla figlia di aver sposato un veneto, avrebbe chiesto al giudice di impedire all’anziana l'accesso alla cappella funebre che ospita i resti della defunta.

L'attrito - come riporta il Gazzettino - era sorto immediatamente dopo il decesso per malattia della donna, otto anni fa, quando il marito non aveva consegnato copia delle chiavi della tomba alla suocera. Quest'ultima aveva allora presentato ricorso alla magistratura ottenendo quanto richiesto, pur con l'obbligo di rispettare un'alternanza degli orari delle visite volta a scongiurare i rischi di incontro con il genero.

Una misura che però si sarebbe rivelata insufficiente, tanto da indurre l'uomo a chiedere al giudice la revoca della concessione di cui gode la suocera. Secondo quanto sostenuto dal vedovo, l'anziana oltre a contrastare la loro unione, avrebbe anche mancato di assistere la figlia nel momento della malattia e cercato, dopo il decesso, di vendere alcuni capi di abbigliamento a lei appartenenti.