Veneto indipendente? Non c'è ragione di votare "no"
Tutti per il sì: l'altra opzione è ammessa. Ma inspiegata
| Andrea De Polo |
VENEZIA - Il cuore, si sa, ha ragioni che la ragione non conosce. Ma anche le votazioni (online) hanno ragioni che gli indipendentisti (del Veneto) non conoscono: quelle del no. Il referendum sul web per il ritorno alla Serenissima Repubblica va a gonfie vele (dicono), ma il sito web (www.plebiscito.eu) ha dimenticato una parte importante. Cliccando su: “Perché votare – Le ragioni del no” appare una desolante pagina bianca. Che recita solo: «A breve pubblicheremo le ragioni del Comitato del No».
La scritta resiste da diversi giorni. Arriverà prima l’indipendenza del Veneto, o il contributo dedicato ai pochi che, ligi fino in fondo al dovere elettorale, dovessero iscriversi per votare “No” all’idea lanciata da Luca Zaia? Eppure le premesse (del sito) erano buone: «In questa pagina nei prossimi giorni pubblicheremo le motivazioni al voto fornite dai Comitati del Sì e del No. In tal modo ogni elettore veneto potrà arrivare all’appuntamento con il voto preparato e formato su ogni argomento collegato».
C’è il nome del presidente del “Comitato per il No”: tale Pietro Piccinetti. “Nei prossimi giorni” è un concetto relativo, ma “Le ragioni del sì” sono online da un bel po’ (12 febbraio): 1200 parole e 8000 caratteri per il Sì, zero per il No. Hanno stravinto gli indipendentisti.