A Venezia sono arrivate le visite turistiche in lingua dei segni
“Go Guide” è un progetto nato a fine luglio a favore di un turismo consapevole e sostenibile, capace di rendere accessibile a tutti il ricco patrimonio culturale veneto
| Clara Milanese |
VENEZIA – A Venezia si potrà finalmente partecipare a visite guidate in lingua dei segni italiana (LIS).
Il progetto, dal nome Go Guide, riunisce un gruppo di guide abilitate che si impegnano per offrire un tipo di turismo consapevole e inclusivo.
A rappresentare il gruppo è il gò (il ghiozzo), un pesce mediterraneo che sguazza nei fondali della laguna di Venezia. Non è molto conosciuto e non ha un bell’aspetto, ma con il gò si preparano alcuni dei piatti più gustosi e ricercati della cucina tradizionale veneta. “L’idea che un pesciolino così semplice sia l’ingrediente di una pietanza tanto raffinata ci è servita da ispirazione – raccontano – L’abbiamo preso come simbolo per il nostro gruppo di guide turistiche, che vivono e conoscono il territorio in cui lavorano e che desiderano mostrarsi per quello che sono: persone del posto, preparate e appassionate”.
Il gruppo è composto da una ventina di guide e, grazie al vantaggio della collaborazione con interpreti LIS, propone itinerari accessibili e inclusivi, concepiti per superare le barriere architettoniche.
Le visite proposte non si limitano alla Laguna veneziana ma spaziano all’interno della regione con gite in altre città, luoghi d’interesse e siti UNESCO come le ville venete e le piccole città murate, oppure le colline del Prosecco e i panorami delle Dolomiti.
Il progetto Go Guide è stato presentato ufficialmente lo scorso 25 luglio e inaugurato con una passeggiata per le calli veneziane a cui hanno preso parte alcuni rappresentanti delle maggiori realtà della comunità sorda del Nord Italia, che hanno potuto immergersi nella città grazie all’interprete LIS Chiara Botteon.