VIOLENZA SU ANIMALI: LA LAC CHIEDE L’USO DELLE GUARDIE AMBIENTALI
L’associazione inviata la Provincia, che stigmatizza l’episodio, a fare più fatti e meno proclami. La Lac si costituirà parte civile per l’episodio del cane di Chairano
| Laura Tuveri |
TREVISO - Ha suscitato parecchia e profinda indignazione da parte dell’opinione pubblica. Si legga il nostro articolo http://www.oggitreviso.it/uccidono-un-cane-legandogli-testicoli-29561. Molti i commenti che denunciano il barbaro atto sono arrivati anche in redazione e si possono leggere in allegato all’articolo succitato. Purtroppo non è la prima volta che accadono simili fatti.
Ricorderete certamente il gattino Pallino che venne ucciso lo scorso a aprile a Ponzano con una freccia di balestra. Ricorderete il cagnolino morto a Venezia a seguito di numerosi calci sferrati da un giovane trevigiano. E’ ora di dire basta e di denunciare questi fatti criminosi.
La Lac, Lega Abolizione caccia, del Veneto con sede a Treviso, presieduta dal trevigiano Andrea Zanoni (nella foto), nel caso venga individuato il responsabile, si costituirà parte civile e chiederà il massimo della pena e un risarcimento danni di 10 mila euro contro colui che ha fatto morire un cagnolino di necrosi legandogli i testicoli con un elastico. Zanoni chiede anche alla Provincia, invece di fare proclami, di fare fatti concreti mandando le sue guardie ambientali in giro a far controlli per prevenire simili atti.
“Fortunatamente casi di barbarie come questi sono molto rari, ma esistono e vanno assolutamente denunciati” ha commentato Zanoni che ricorda un simile caso risalente a dieci anni fa accaduto a Santa Lucia di Piave. “Questo povero animale – prosegue Zanoni - potrebbe essere stato oggetto di un tentativo di castrazione fai da te così come accadeva diversi anni fa con i piccoli di maiale, oppure potrebbe essere stato oggetto di una vendetta da parte dei proprietari di cagnoline da lui visitate o ancora può trattarsi dell’opera di balordi”.
Zanoni ricorda anche che le sanzioni italiane per punire autori di questo genere di reati sono le meno restrittive d’Europa (le sanzioni previste dall’art.544-ter del codice penale per gli autori di queste barbarie parlano chiaro e prevedono una pena da 4 mesi e mezzo a 1 anno e mezzo o una multa da 4.500 a 22.500 euro). “Non chiediamo che vengano inasprite e, soprattutto, che la giustizia sia più celere nell’emanare le sentenza di condanna. Per gentaglia come questa, per questo ominide, deve essere applicato il massimo della pena. Invito i cittadini di Chiarano a segnalarci ogni notizia utile all’individuazione dei responsabili al 347/9385856.”
Tornando al ruolo che dovrebbe avere la Provincia, Zanoni invita il presidente Leonardo Muraro a fare i fatti, a non fare i soliti proclami di circostanza. Il che si dovrebbe tradurre nel mandare le sue guardie ambientali sul campo a far controlli, a far fare loro corsi di zootecnia, invece di impiegarli nel dirigere il traffico durante manifestazioni o inaugurazioni organizzate dall’Ente, oppure nell’inviarli sulle spiagge, in questo caso l’ambientalista redarguisce la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, che ha utilizzato le guardie per allontanare i vu cumprà.
Da parte sua Muraro stigmatizza l'episodio di violenza di cui sopra dicendo: “Non finiscono mai di inorridire certe notizie. Anche l'ultima, quella del cagnolino cui sono stati legati i testicoli, costretto a vagare per giorni in queste condizioni – ha ricordato il presidente Muraro che attacca - Un gesto atroce senz’altro, come tutti gli atti di violenza.
Un vero atto di tortura che dev'essere condannato, come tutte le violenze nei confronti degli animali. Perché maltrattare un animale è un gesto vigliacco. Mi auguro, non solo che i responsabili vengano quanto prima individuati, ma anche che ci sia una pena severa senza sconti” e invita chiunque abbia informazioni utili loro ritrovamento dell’autore del vile gesto ad avvisare immediatamente le autorità.