VITTORIO VENETO – Si è sfiorata la tragedia stamane, martedì, in stazione dei treni a Vittorio Veneto. Testimone dell’accaduto il consigliere Pd Marco Dus che, dopo che un giovane nell’attraversare il binario 1 per raggiungere il 2, non essendoci qui un sottopasso, ha rischiato di finire sotto il treno, rilancia la necessità di realizzare un sottopasso in stazione per la sicurezza di tutti i viaggiatori. “Il sottopasso della stazione di Vittorio Veneto è un’opera non più procrastinabile. Dopo l’incedente che ha visto coinvolto un nostro cittadino che stava attraversando i binari per raggiungere il treno, scivolando e rompendosi il naso, questa mattina si è sfiorata la strage” testimonia Dus.

“Questa mattina – racconta il capogruppo Pd - un ragazzo, probabilmente per l’ansia di perdere il treno, ha attraversato i binari mentre sopraggiungeva l’altro treno. Fortunatamente il macchinista stava “entrando” in stazione con tutta la prudenza del caso e ad una velocità molto limitata, ma che sarebbe successo se il ragazzo fosse scivolato, cosa non così difficile da fare considerato il clima”.

“Il problema è noto da sempre, ma la maggiore utenza, l’orario cadenzato e l’incrocio dei treni uno proveniente da Conegliano e l’altro da Belluno, nello stesso orario, mettono a rischio la sicurezza dei passeggeri – aggiunge sollecitando la realizzazione del sottopasso -. È incredibile che alle soglie del 2024 ci siano ancora binari a “raso” con i treni che partono a 1 minuto di distanza l’uno dall’altro. Ma la cosa che è ancor più incredibile è che, in questo scenario con un’esigenza così evidente e pericolosa, la giunta abbia sperperato denaro in un sottopasso in zona industriale che non porta da nessuna parte. Non ci si spiega veramente la ratio di questa scelta, così fuori da ogni logica. La prossima giunta di centrosinistra, che sarà sicuramente più vicina alle esigenze delle mobilità sostenibile, dovrà occuparsi anche di questo visto che, è evidente che di sicurezza nel palazzo di piazza del Popolo oggi non interessa a nessuno”.

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