Vittorio Veneto, chiesa gremita per l’ultimo saluto a Ido Da Ros
Familiari, amici, colleghi e amministratori hanno reso omaggio al 72enne
VITTORIO VENETO - La città ha dato l’ultimo saluto a Ido Da Ros, colonna portante del mondo culturale vittoriese. Oggi pomeriggio, nella Cattedrale di Ceneda, centinaia persone si sono strette intorno alla famiglia Da Ros e hanno reso omaggio allo scrittore. In prima fila c’erano anche il sindaco Mirella Balliana e il presidente del consiglio Alessandro De Bastiani, amico ed editore di Da Ros.
Il 72enne era un volto noto del mondo culturale vittoriese: professore, storico, autore di tantissimi libri ed esperto di storia locale, giornalista e ricercatore, aveva dedicato gran parte del proprio tempo libero allo studio e alla ricerca di storie, aneddoti e personaggi storici del Vittoriese.
Oggi Don Graziano De Nardo, che lo conosceva da tantissimi anni, ha parlato di “impagabile perdita per la città” e ha paragonato l’attività di ricerca svolta dal 72enne all’arte maieutica. “Ha realizzato qualcosa di grande per la comunità”, ha aggiunto Don Graziano, che ha citato anche un passo del Qoelet che ben si adatta alla vita di Da Ros: “Scrisse con onestà parole veritiere”. E c’è pure un curioso parallelo tra i libri scritti dal vittoriese (45) e i testi contenuti nell’Antico Testamento (46). Con De Bastiani Editore Da Ros aveva pubblicato decine di titoli, e per il Quindicinale curava la rubrica “Cento anni fa”.
La sua morte improvvisa, avvenuta giovedì scorso, ha gettato nello sconforto la famiglia, gli amici, i colleghi e gli ex allievi. Da Ros aveva infatti insegnato all’Ipsia di Vittorio Veneto per tanti anni. Giovedì 30 agosto si trovava a Treviso, capoluogo che frequentava spesso per le sue ricerche d’archivio. Un malore lo ha colto mentre si stava dirigendo verso la biblioteca del Seminario. Negli anni “Tito” era diventato una figura iconica e immediatamente riconoscibile a Vittorio Veneto. Non aveva mai voluto conseguire la patente e in città usava solo la bicicletta. Da Ros era una figura Intelligente, acuta, misurata nelle parole e silenziosa. Lascia la sorella Loretta con Egidio, le nipoti Margherita e Maria, lo zio, le zie e i cugini.
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