Quando i partigiani bloccarono i tedeschi sul Menarè tagliando gli alberi
L'aneddoto riportato da Ido Da Ros nel suo libro “Vittorio Veneto 1900-2015”
VITTORIO VENETO - “Il 28 aprile i partigiani occupano Vittorio Veneto e i tedeschi firmano la resa”. Lo spiega Ido Da Ros, scrittore vittoriese e grande appassionato di storia locale, nel suo libro “Vittorio Veneto 1900-2015”.
La pagina dedicata al 1945, anno della Liberazione, spiega anche uno dei momenti fondamentali per la città e tutto l’hinterland: “Una colonna corazzata tedesca in ritirata viene fermata sul Menarè a San Giacomo di Veglia dai platani tagliati dai partigiani e viene distrutta dai cacciambombardieri alleati”.
Recentemente la città ha perso uno degli eroi di quei giorni. A marzo, infatti, è mancato il partigiano “Iseo”: Lorenzo Altoè aveva 99 anni, ed era stato il primo – insieme a Luigi Della Giustina – ad entrare a Vittorio Veneto per liberare la città dai fascisti. I membri dell’Anmil, l’associazione dei mutilati invalidi del lavoro, lo ricordano come “un uomo umile e dal carattere forte”.
Altoè era stato insignito di diverse onorificenze: una croce di guerra al merito, la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto, il cavalierato e il titolo di commendatore. “Iseo”, comandante del battaglione “Celanti”, era stato uno dei protagonisti di quei giorni. Le commemorazioni ricordano la proclamazione dell’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti: era il 25 aprile del 1945.