Vittorio Veneto, i riscaldatori di Zoppas Industries “salvano” la missione spaziale
La tecnologia dell’azienda ha permesso di sciogliere il ghiaccio che avrebbe compromesso la funzionalità del telescopio
VITTORIO VENETO - Una procedura di ingegneria spaziale sofisticata ha consentito il decongelamento dell'obiettivo del telescopio spaziale Euclid, preservando così il valore scientifico di una delle missioni più ambiziose di questo decennio. Il successo di questa operazione si deve in misura significativa alla tecnologia di riscaldamento avanzato fornita da Irca - Zoppas Industries Heating Element Technologies di Vittorio Veneto.
La missione Euclid dell'ESA (European Space Agency), partita nel luglio del 2023, è stata progettata per esplorare la composizione e l'evoluzione dell'universo oscuro. Il telescopio spaziale ha l’ambizioso obiettivo di creare una grande mappa della struttura su larga scala dell'Universo nello spazio e nel tempo, osservando miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce, su oltre un terzo del cielo. Euclid sta esplorando il modo in cui l'universo si è espanso e come si è formata la struttura nel corso della storia cosmica, rivelando maggiori informazioni sul ruolo della gravità e sulla natura dell'energia oscura e della materia oscura.
Per fare questo, occorre misurare con una accuratezza senza precedenti la forma e la posizione di queste galassie. Da qui l’importanza del corretto funzionamento degli specchi del telescopio cha ha rilasciato le prime, spettacolari immagini lo scorso novembre. Da alcune settimane, tuttavia, il deposito di molecole di vapore acqueo sulle lenti del telescopio, successivamente trasformatosi in ghiaccio a causa delle temperature estremamente basse dello spazio, minacciava la capacità di Euclid di raccogliere luce efficacemente. Questo sottile strato di ghiaccio rischiava quindi di compromettere seriamente la precisione delle osservazioni scientifiche.
Grazie all'impiego dei riscaldatori flessibili forniti da Irca, integrati in prossimità dello specchio principale del telescopio, è stato possibile elevarne la temperatura da -147°C a -113°C per un periodo di 90 minuti. Questa operazione ha registrato un successo eccezionale, incrementando del 15% la capacità delle ottiche di raccogliere luce e ripristinando così i livelli di performance desiderati.