Vittorio Veneto, scambiò fungo velenoso per un chiodino: muore dopo dieci giorni di agonia
Aveva ingerito un'Amanita falloide: era stato ricoverato anche il figlio
| Angelo Giordano |
VITTORIO VENETO - Ha lottato per dieci giorni in ospedale, ma non ce l'ha fatta la 75enne originaria di un comune del vittoriese, morta ieri per un’intossicazione letale da funghi. La donna, ricoverata il 19 ottobre a seguito di una cena a base di funghi raccolti e scambiati per chiodini, aveva ingerito l’Amanita falloide, uno dei funghi più velenosi. Ad aggravare le sue condizioni si sono aggiunte un’infezione da Covid e un batterio intestinale, il Clostridium, che hanno reso impossibile ogni intervento medico.
Anche il figlio, con cui aveva condiviso il pasto, era stato ricoverato per la stessa intossicazione. Entrambi avevano manifestato gravi sintomi gastroenterici ed erano stati trasferiti all'ospedale di Vittorio Veneto con diagnosi di insufficienza epatica. Fortunatamente, le condizioni dell'uomo sono migliorate nei giorni successivi, e ora è fuori pericolo. La madre, tuttavia, a causa dell’età e del quadro clinico già compromesso, non è riuscita a sopravvivere.
L'episodio ha acceso nuovamente l’allarme sui pericoli legati alla raccolta di funghi non controllati. Con l’abbondante crescita dell’Amanita falloide, in particolare nelle stagioni estiva e autunnale anche in pianura, l’Ulss 2 Marca Trevigiana ha ribadito l’importanza di far controllare tutti i funghi raccolti, indipendentemente dall’esperienza del raccoglitore.
LEGGI ANCHE
Funghi velenosi: madre e figli ricoverati d'urgenza a Vittorio Veneto
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo