VIVE NEL CAMION, IL CASO DIVENTA POLITICO
Presentata un’interrogazione che verrà discussa in Consiglio comunale
Giavera del Montello – Il caso dell’artigiano rimasto senza casa e lavoro che da qualche mese vive in un camion diventa politico. Secondo Eugenio Pozzebon, consigliere comunale di Giavera del Montello, il Comune non può stare a guardare.
Sul tema ha presentato un’interrogazione che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale. «Sono rimasto perplesso e indignato (se corrisponde a verità) della risposta data dalla Giunta comunale ad una richiesta di aiuto inoltrata dal nostro concittadino», dice il consigliere.
Concittadino che appunto da mesi vive in un camion; un artigiano, E.B. le sue iniziali, ultrasessantenne. Secondo quanto racconta, aveva un’attività in paese, poi per beghe con il vicinato aveva dovuto chiudere. Poi ne aveva avviata un’altra all’estero, ma era stato fregato dal socio con cui si era messo in affari. A quel punto si era ritrovato senza soldi, perdendo anche la casa.
Aveva quindi deciso di rivolgersi al Comune per avere un prestito – che poi intendeva restituire – per affittare un appartamento. Il sindaco si era dimostrato disponibile, ma poi la Giunta aveva fatto marcia indietro. Quindi il destino dell’uomo continua ad essere amaro ed anziché in un letto dorme ancora sui sedili del camion.
«Ma come? – si chiede sempre il consigliere comunale Eugenio Pozzebon – mi sono chiesto: per l’acquisto e la ristrutturazione di Villa Wasserman i fondi c’erano e ci saranno anche se per 30 anni i cittadini risultano indebitati e tassati con l’addizionale Irpef. Sono distribuiti contribuiti, sovvenzioni per tutto e a tutti. I nostri automezzi comunali adibiti al trasporto di persone si muovono portando a spasso persone che non sono sempre in stato di bisogno. Si pronunciano grandi discorsi filosofici sulla pace, sui diritti umani, sostenuti con contributi economici, ma all’atto pratico, quanto c’è il vero bisogno, si risponde No!».
Quindi, scrive Pozzebon: «Non condivido il modo di amministrare e pertanto chiedo che nel prossimo Consiglio comunale si risponda alle seguenti richieste: rendere ufficiale la decisione della Giunta comunale; in considerazione che il caso in argomento non è il solo, perché nel futuro altri cittadini busseranno alle porte del Comune, chiedo quali iniziative la Giunta comunale intende prendere e dove reperirà i fondi».