Zaia: "Aiutiamo i profughi che fuggono da morte e fame"
Nessun aiuto a chi arriva dai paesi ricchi dell'Africa
CONEGLIANO - Per il governatore del Veneto Luca Zaia il 33% di coloro che sbarcano sulle nostre coste hanno diritto ad ottenere aiuto. Nessun aiuto invece a quel 66% che molto spesso arriva da comunità con redditi pro-capite molto alti.
"Abbiamo un governo che ha deciso di ospitare tutti quelli che sbarcano dal Mediterraneo. L'ospitalità è d'aiuto, ma solo nei confronti di chi scappa dalla fame e dalla morte sicura".
Sono qeuste le parole usate dal presidente del Veneto Luca Zaia, oggi a Conegliano per la giornata conclusiva del raduno triveneto degli alpini. "Leggere che tra i sedicenti profughi ci sono dei nigeriani, che sono membri di una comunità che ha uno dei redditi pro-capite più alti dell'Africa, ci fa capire - ha aggiunto - che due immigrati su tre non sono profughi. Mettiamoci in testa che l'anno scorso abbiamo ospitato 110mila persone che non sono profughi".
Zaia è quindi tornato a ricordare che il Veneto ha fatto la sua parte e sottolineato il suo no alla presenza di migranti nelle località turistiche: "io continuo a dire che i profughi nelle località balneari devono essere spostati urgentemente".