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17 settembre 2024

Treviso

ZAIA ASSENTEISTA PER CAMPAGNA ELETTORALE

Gli impegni elettorali hanno impedito al ministro di parteciapre ad un consiglio dei ministri europeo

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

ZAIA ASSENTEISTA PER CAMPAGNA ELETTORALE

Roma/Venezia - Il ministro leghista Luca Zaia pare sia troppo impegnato nella sua corsa verso al presidenza della Regione Veneto da non riuscire più ad assolvere i sui obblighi istituzionali romani. Ieri il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli si è ritrovato un una sala semi- deserta quella che ospitava la Commissione Agricoltura della Camera dove si è comunque svolta, alla presenza del presidente Paolo Russo, l'audizione dell'associazione enologi e enotecnici italiani sulla riforma della legge quadro dell'enologia italiana, la 164/92.

Ad abbandonare l'assise sono stati i deputati del Pd "per stigmatizzare - come ha detto Marco Carra (Pd), parlamentare componente della commissione agricoltura - le continue disattenzioni di governo e maggioranza che sembrano determinate unicamente dagli impegni elettorali del ministro Zaia" che l’onorevole Carra accusa di pensare solo alla campagna elettorale e di fatto trascurando i lavori parlamentari in corso.

“Questo è la conferma della fondatezza delle preoccupazioni Pd circa l'impossibilità di ricoprire contemporaneamente il ruolo di ministro e di candidato alla presidenza della Regione Veneto" dice Carra. E anche in sede Ue, Zaia non ha partecipato al consiglio dei ministri agricolo europeo di lunedì scorso, quando la richiesta italiana di aiuti di stato per la piccola proprietà contadina è stata bocciata, il ministro Zaia "ha determinato - a giudizio del partito di opposizione - un grave danno per il nostro sistema agroalimentare".

Il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera, Nicodemo Oliverio, chiede ragione sugli impegni istituzionali che hanno determinato l'assenza di Zaia dal Consiglio suddetto. "Non vorrei - conclude Oliverio - che il ministro Zaia abbia preso troppo seriamente lo slogan della sua campagna elettorale: 'Prima il Veneto'.

Il resto, l'Italia, l'agricoltura, la piccola proprietà contadina viene dopo, a babbo morto. Zaia scambia le istituzioni democratiche con la sua personale campagna elettorale come candidato della destra alla guida della Regione Veneto.

E ciò - prosegue Oliverio - non è una bella cosa per le istituzioni, tantomeno per i cittadini veneti, che domani potrebbero vedere la loro Regione rimpicciolirsi sino ad arrivare alle dimensioni della sola provincia di Treviso".

 



Laura Tuveri

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