CHE FINE HA FATTO IL CONTROLLO DI GESTIONE?
Inserito nel programma elettorale dei gruppi che appoggiavano Da Re sindaco, oggi ancora non è stato attuato. E Valenti lo ricorda
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - «Se ai cittadini vittoriesi chiediamo di rispettare i regolamenti comunali e se non lo fanno li multiamo, non ci pare che per primi siamo noi tenuti al rispetto dei regolamenti?». E' il consigliere comunale Alessandro Valenti (Forza Vittorio) ancora una volta a ricordare ai suoi colleghi consiglieri, agli assessori e al sindaco Da Re come il controllo di gestione, da lui più volte richiesto e previsto anche dai regolamenti, non sia ad oggi ancora stato adottato.
Quel controllo di gestione, ha ricordato Valenti, che figurava nel programma elettorale delle liste (Lega Nord, Lista Scottà, Lista Da Re, Vittorio Nuova e Forza Vittorio) che avevano appoggiato nel 2009 la candidatura a sindaco di Gianantonio Da Re e di cui ad oggi, dopo tre anni di mandato, non c’è ancora traccia. Un “tarlo”, questo, che emerge per voce di Valenti ogni qual volta che in consiglio comunale si parla di bilancio, così come è successo giovedì sera. Contrariamente a quanto fatto in precedenza (si era sempre astenuto), «per dimostrare ancora una volta la fedeltà di Forza Vittorio agli impegni assunti con la maggioranza», Valenti in sede di consiglio ha sostenuto la maggioranza con il suo voto favorevole ai tre punti all’ordine del giorno attinenti al bilancio. Fedeltà, ma anche speranza, speranza che entro la fine del mandato di Da Re qualcosa in tema di controllo di gestione si possa fare.
Nel suo intervento il consigliere di Forza Vittorio ha fornito sei buoni motivi perché il controllo di gestione sia subito attuato, anche se in ritardo di tre anni: dalla necessità di trasparenza e semplificazione invocata nel programma elettorale, poi approvato dalla giunta (“Il primo passo che farà l’amministrazione comunale è la semplificazione delle procedure il cui strumento essenziale è il controllo di gestione”) al fatto che tale strumento sia previsto dal Testo unico degli enti locali, ma anche nello statuto comunale e nel regolamento della contabilità. Senza poi dimenticare una nota del collegio dei revisori dei conti che già nel 2010 raccomandava l’amministrazione di “provvedere a dotarsi della struttura interna per il controllo di gestione dell’ente, come previsto dal Tuel, dallo statuto e dal regolamento di contabilità”.
«Chi si oppone dunque alla promessa fatta ai cittadini e perché – si è chiesto infine Valenti - si oppone? E perché la maggioranza consiliare in merito non si è mai fatta sentire?». Interrogativi che per ora non hanno ricevuto una risposta.