DA RE PRONTO A DEMOLIRE UNA PARTE DI MURO DEL BROLO
Il sindaco pronto ad agire se la Sovrintendenza permetterà l'installazione di un impianto fotovoltaico nel giardino del convento
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Il sindaco Da Re pronto ad abbattere un pezzo del muro del Brolo per far passare i bambini, nonchè realizzare nell'area verde vincolata dei campi da gioco, se nel cuore del Monastero di San Gervasio e Protasio, a San Giacomo, verrà installato un impianto fotovoltaico.
Replica fiume con numeri e motivazioni all'ultimo consiglio comunale da parte del sindaco Gianantonio Da Re all'interrogazione presentata dal consigliere comunale Giuseppe Costa (PD) e altri relativa allo stato dell'arte dei lavori di manutenzione e ristrutturazione del monastero di San Giacomo.
Il primo cittadino, prima di annunciare l'intenzione di abbattere parte del muro del brolo, ha evidenziato tutte le motivazioni che «rendono difficile chiudere un condono relativo a ben 10 edifici o porzioni di edifici per un totale complessivo di oltre 570 metri quadrati e 2.068 metri cubi, sicuramente tra i maggiori condoni per estensione e cubatura presenti a Vittorio Veneto».
«Le nostre prassi - ha affermato Da Re - sono 9, 15, 20 metri quadrati talvolta fatti demolire dopo oltre 25 anni perchè al momento della chiusura del procedimento la Soprintendenza si esprime in modo contrario, ritenendo che due box di lamiera ai Con Alti alterino la visione del Monte Altare».
E ancora rivolgendosi alla Sovrintendenza, il primo cittadino ha evidenziato che il vincolo sul monastero è arrivato prima della sanatoria, senza così accorgersi che «oltre 2mila metri cubi erano abusivi».
E sul contributo del Ministero - 300 mila euro - a favore dell'intervento di ristrutturazione dell'edificio, soldi che sono stati inviati al comune, il sindaco ha confermato che è stato incassato ma «non c'è alcun "progetto di ristrutturazione del compendio conventuale" che io penso essere la barchessa nord, gli edifici realizzati a sud o le serre. La cosiddetta ristrutturazione del compendio consiste nella ristrutturazione di una caldaia, la sostituzione di alcuni scuri e l'intervento significativo di ristrutturazione della casa del custode».
Da Re non si ferma qui e punta poi il dito contro il parere favorevole espresso dalla Sovrintendenza all'installazione di un impianto fotovoltaico a terra da 70 KW per un'estensione di circa 800 metri quadri. «Al centro del "luogo del cuore", su un'area scoperta di 2.900 metri quadrati, il 30% viene coperto con un campo fotovoltaico con il placet della sovrintendenza».
E poi la conclusione-sfida alla Sovrintendenza: «A fronte della sanatoria di 2 mila metri cubi, la sistemazione della casa del custode, l'installazione dell'impianto fotovoltaico, io mi adopererò per superare la titubanza dei funzionari a demolire un metro lineare di muro alto 50 centimetri lungo via del Cimitero e vincolato dalla Sovrintendenza, per consentire ai bambini di attraversare il brolo per andare a scuola. Una volta aperta la strada - chiude Da Re - faremo anche giocare i nostri ragazzi, faremo dei campi di calcio, di rugby, di quello che i cittadini mi chiedono e di cui San Giacomo ha assolutamente bisogno».